Su Villa Basilewsky a Firenze “anziché fare alla svelta si è sviluppato un contenzioso, su cavilli, che ci porta oggi in una situazione di stallo nella vendita. Stiamo a vedere il contenzioso, tra un mese c’è la sentenza davanti al giudice. Noi diamo la disponibilità a venderla ma ci deve essere anche la disponibilità da parte di chi ha fatto la proposta. Se la vendita non andasse in porto, Villa Basilewsky è un immobile di grandissimo pregio anche per le funzioni pubbliche, lo vedo come immobile che può essere utilizzato dall’amministrazione regionale. Se si vende per 8 milioni bene, fanno comodo, ma è un bene di grande interesse”. Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha risposto in Consiglio regionale a un’interrogazione del consigliere Giovanni Galli (Lega).
Rispondendo in aula Giani ha ripercorso la storia della villa ricordando che “la precedente giunta sviluppò una procedura di vendita che portò a siglare un accordo con una multinazionale immobiliare per la vendita per circa 8 milioni. In realtà poi si è sviluppato un contenzioso che ci ha fatto sospettare che la voglia di acquisito e le finalità di utilizzo privato dell’immobile non corrispondessero più”.
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