Sono passati solo pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Piano Casa e già la Lega ha proposto un pacchetto di emendamenti al Decreto salva Casa approvato dal Consiglio dei Ministri. La misura più importante? L’abbassamento dell’attuale limite di 28 m2 a 20 m2 per considerare “abitabile” una casa. Una novità che secondo le parole dello stesso Matteo Salvini, dovrebbe rispondere alle esigenze di studenti, lavoratori e giovani coppie che vivono nelle grandi città, ma che di fatto aprirebbe la strada a una giungla di micro appartamenti e renderebbe abitabili sottotetti e seminterrati.
L’11 giugno il decreto sul Piano Casa approderà alla Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera per cominciare il suo iter parlamentare. E la Lega ha già predisposto un pacchetto di emendamenti, presentato in una conferenza stampa dallo stesso vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini. “E’ bene allargare il perimetro delle possibilità di regolarizzazione”, ha detto il ministro. “Mi auguro che tutti i gruppi, di maggioranza e di opposizione, presentino i propri contributi” ha aggiunto.
Rendere abitabili micro appartamenti, sottotetti e seminterrati
Secondo il decreto ministeriale Sanità 5 luglio 1975, la superficie minima per rendere abitabile un monolocale è di 28 m2 per una persona e di 38 m2 per due persone. Secondo la normativa, inoltre, l’altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione è fissata in 2,70 metri riducibili a 2,40 metri per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti e i ripostigli. Secondo il pacchetto di emendamenti presentato dalla Lega, invece, si passerebbe dagli attuali 28 m2 a 20 per una persona e per due persone da 38 a 28 m2. Per quanto riguarda invece l’altezza dei locali abitabili, il liminte minimo di 2,40 varrebbe per qualsiasi spazio della casa.
Estendere le “tolleranze” costruttive ed esecutive
Il decreto salva casa prevede la possibilità di sanare superfici che sono state realizzate in più rispetto al previsto, si va dal 2% in più per gli immobili superiori a 500 metri quadri al 5% per quelli di 100 metri metri. La norma proposta dalla Lega intende estedere la sanatoria anche su tutti quegli immobili ed interventi che saranno realizzati in futuro.
Norma “Salva Milano”
Il pacchetto di emendamenti contiene anche la cosiddetta norma “Salva Milano” che però, ha specificato Salvini “riguarda molte città che si trovano nella stessa situazione di blocco delle autorizzazioni edilizie”. Il problema nasce da indagini della procura nel capoluogo lombardo su interventi edilizi che secondo i magistrati non sarebbero di ristruturazione ma di vera e propria nuova costruzione. Sono infatti almeno 150 i palazzi del capoluogo lombardo a rischio abbattimento in quanto finiti nel mirino delle procure perché sarebbero stati fatti passare per interventi di ristrutturazione (autorizzati con Scia).
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