Si è messa in moto la macchina “Operazione salvataggio” per il Cantiere navale Vittoria, anche se l’impresa si presenta alquanto ardua come emerso dall’assemblea straordinaria dei lavoratori di lunedì scorso in municipio.
Al termine dell’incontro è stata decisa la costituzione di un tavolo o coordinamento di cui si è fatto carico il sindaco Massimo Barbujani. Così è stata preparata una lettera da inviare all’assessore regionale Elena Donazzan e, per conoscenza ad Adolfo Uso ministro delle Imprese e del Mady in Italy, quindi al presidente della Regione Luca Zaia. La lettera attende la firma del prefetto Clemente Di Nuzzo, del presidente della Provincia Enrico Ferrarese e del dell’assessore regionale Cristiano Corazzari, tutti presenti all’incontro di lunedì. Inoltre dovrebbe essere sottoscritta da tutti i sindaci del Delta. Quindi sarà inviata a Palazzo Baldi.
“Come le è ben noto – si legge nella lettera alla Donazzan – presso il Comune di Adria ha sede l’impresa Cantiere navale Vittoria, la quale sta vivendo un momento di difficoltà finanziaria già culminata con l’attivazione di misure concordatarie protettive, in vista di un tentativo di definizione di risanamento. Come riportano diverse testate giornalistiche, risulterebbe che le linee di credito al cantiere da parte delle banche finanziatrici non siano state rinnovate, malgrado un portafoglio ordini da 114 milioni di euro e un magazzino da 38 milioni e che l’intenzione della società, fondata nel 1927 e tutt’oggi sotto il controllo della famiglia Duò, sarebbe quella di individuare un investitore cui cedere la maggioranza delle azioni”.
“In questo progetto di ristrutturazione aziendale – prosegue la lettera – rientrerebbe anche l’uscita (annunciata a settembre) dal perimetro di Cantiere navale Vittoria del marchio Vittoria Yachts che si occupa di costruire e commercializzare navi da diporto. L’impresa è stata ammessa alla procedura di Concordato preventivo prenotativo da parte del Tribunale di Rovigo su istanza del consiglio di amministrazione della medesima tantoché risulta già in fieri la procedura prevista dall’art. 64 bis del codice di crisi, denominata ‘Piano di ristrutturazione omologato’, al fine di traghettare ad un possibile acquirente e poter terminare le ultime commesse”.
E ancora: “Tale decisione di ricorrere alla procedura di concordato preventivo prenotativo è stata assunta in via funzionale onde consentire a Cantiere navale Vittoria di poter definire in un ‘contesto protetto’, con l’ausilio dei propri consulenti, un percorso di ristrutturazione aziendale che possa, preservare la continuità aziendale nel miglior interesse dei propri creditori, dei lavoratori e dell’indotto. È ben evidente come i firmatari siano fortemente preoccupati in ordine ai profili di garanzia della continuità occupazionale di tutti i lavoratori, trattandosi di 75 dipendenti diretti e di circa 300 dipendenti indiretti”.
“In tal contesto diventa rilevante se non necessario che l’assessorato all’istruzione – formazione – lavoro – pari opportunità della Regione del Veneto si faccia interprete attivo e fattivo dell’esigenza di tutelare i livelli occupazionali assumendo all’uopo ogni utile iniziativa ed in specie convocando apposito incontro con tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella questione, ivi compresi la proprietà, l’amministratore delegato, il prefetto, le autorità locali, i sindacati, il commissario nominato dal Tribunale”.
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