Si apre un nuovo procedimento penale, questa volta per bancarotta fraudolenta, per l’ex diacono e docente di religione Alessandro Frateschi, 50 anni, di Terracina. E’ già imputato nell’udienza dal gup per il reato di violenza sessuale aggravata su minore e nei giorni scorsi il giudice del Tribunale Laura Morselli ha aggravato la misura restrittiva nei confronti dell’ex docente, disponendo la detenzione in carcere per aver ricevuto mentre era agli arresti domiciliari persone estranee alla sua cerchia familiare e per aver violato le prescrizioni disposte dal giudice.
Ieri mattina per Frateschi il gup Giuseppe Cario ha disposto il processo per bancarotta fraudolenta: il via con il dibattimento l’11 marzo del 2025.
L’ex insegnante del Liceo Ettore Majorana è stato rinviato a giudizio – insieme ad altre persone – per aver distratto somme di denaro nella qualità di amministratore di diritto e di fatto di una azienda di costruzioni dichiarata fallita dal Tribunale di Latina. Insieme ad un altro imputato – secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti – ha distratto somme di denaro tra i 102mila e gli 852mila euro. I fatti sono avvenuti il 17 dicembre del 2015 e l’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Latina, era stata coordinata dal pm Giuseppe Miliano. In un’altra circostanza le somme distratte – come riportato nel capo di imputazione – ammontano a 556mila euro. Frateschi era amministratore di diritto di una società finita al centro dell’inchiesta.
Ieri al termine della camera di consiglio il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina ha accolto la richiesta dell’accusa e dopo la camera di consiglio ha letto il decreto che dispone il giudizio. Era stato il pubblico ministero Simona Gentile a chiedere il rinvio a giudizio mentre la difesa degli imputati ha cercato di scardinare l’impianto accusatorio. Tra pochi giorni invece, il 24 maggio, è prevista l’udienza preliminare davanti al giudice Laura Morselli per l’inchiesta relativa agli abusi sessuali nei confronti d cinque minori, (tre studenti, il figlio di un amico di famiglia e un altro ragazzo). L’ex diacono era finito agli arresti domiciliari nel luglio del 2023 per il reato di violenza sessuale. A settembre era stata emessa un’altra ordinanza di custodia cautelare dal gip Giuseppe Molfese dopo quella di luglio e l’impianto accusatorio aveva retto anche al Tribunale del Riesame di Roma. A seguito della chiusura dell’inchiesta della Procura è stata fissata l’udienza preliminare che è entrata nel vivo con la deposizione – nelle forme dell’incidente probatorio – delle parti offese.
Ieri il rinvio a giudizio per un’altra inchiesta relativa al fallimento di una azienda.
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