Duello sui numeri. L’Ance Puglia contesta il definanziamento di una serie di opere al governo, ma il ministro Raffaele Fitto controbatte (ancora una volta) che – d’intesa con la Commissione Europea – non c’è nessun taglio di risorse, essendo tutte i progetti in questione sono supportati dalle risorse previste dal decreto legge Pnrr di fine aprile.
La polemica è avviata da una nota di Gerardo Biancofiore, leader di Ance regionale: «I numeri pugliesi raccontano che, a seguito della revisione del Pnrr, saranno totalmente e parzialmente definanziati in Puglia progetti per quasi 860 milioni di euro. Come Ance Puglia esprimiamo preoccupazione per i tanti progetti che non vedranno la luce e per queste previsioni normative cambiate in corso d’opera che contribuiscono all’instabilità del nostro settore». Sul tema l’associazione ha prodotto un documento ad hoc. Secondo l’Ance sono «1.297 i progetti riguardanti la Puglia che non saranno più finanziati per un totale di 458 milioni di euro (pari al 5% del taglio a livello nazionale); l’ammontare, invece, dei progetti parzialmente definanziati è di 399,5 milioni di euro, che rappresenta il 7% del totale nazionale». Biancofiore aggiunge: «Dispiace per i progetti di Comuni e Città metropolitane del Mezzogiorno definanziati che non potranno contribuire al raggiungimento di uno dei principali obiettivi del Pnrr: ridurre i divari a livello territoriale tra sud e resto d’Italia. Il grande rammarico è che si tratta di fondi da tempo stanziati, per investimenti immediatamente cantierabili e da concludersi entro il 2026; l’auspicio è che le altre coperture finanziarie individuate per molti dei progetti definanziati possano essere spese in tempi ugualmente brevi». Per l’Ance in Puglia il 28% dei cantieri risulta aperto o concluso, in linea con il dato del Sud, superiore di un solo punto percentuale (nel nord Italia la percentuale sale al 40% e al Centro al 36%).
La nota del ministro Fitto però non lascia spazio a dubbi: «Per le preoccupazioni dell’Ance sugli investimenti Pnrr in Pugliia, ancora una volta, dopo la Sicilia, siamo chiamati ad intervenire per evitare inutili ed incomprensibili allarmismi per le imprese e i cittadini in quanto non vi è nessun taglio di risorse». E puntualizza: «Tutti gli interventi richiamati, spostati dal Pnrr d’intesa con la Commissione europea per ragioni oggettive, hanno, come è noto, trovato copertura finanziaria nell’ambito del Decreto-legge Pnrr, convertito in legge a fine aprile«. Poi una bacchettata all’Ance: «In questo quadro è quanto mai auspicabile, da parte dell’associazione dei costruttori, una maggiore attenzione sull’attuazione del Piano, che procede secondo il cronoprogramma prestabilito, con l’ultimazione della progettazione esecutiva delle opere e la conseguente apertura dei cantieri. Ad oggi, – evidenzia il ministro Fitto – la riuscita del Piano dipende soprattutto dalla capacità delle imprese di realizzare gli interventi nei tempi previsti, nel pieno rispetto delle condizionalità. Mi auguro che il chiarimento sulla Sicilia e sulla Puglia serva ad evitare ulteriori comunicazioni non corrispondenti alla realtà».
E sullo sviluppo del Mezzogiorno hanno duellato anche il candidato sindaco del Pd, Vito Leccese, e il rivale del centrodestra Fabio Romito. L’esponente dem: «È assurdo che il governo di centrodestra abbia disarmato il sistema delle Zes, con l’istituzione di una Zes unica per tutto il Mezzogiorno. Questo strumento era nato per facilitare l’insediamento di nuove imprese, anche grazie a un sistema burocratico meno complesso: i servizi vanno erogati nel luogo più vicino possibile al destinatario. Il fatto di aver centralizzato le Zes va esattamente nella direzione opposta». La pensa diversamente Romito: «Non c’e’ nessun ritardo nella Zes unica del Mezzogiorno. Si è voluto mettere ordine, insomma, all’interno di un importante strumento che era stato concepito a macchia di leopardo, per cui vi erano zone contigue con trattamenti differenti, e superare i localismi che creano inefficienze. In ogni caso il candidato sindaco Pd Leccese, stia sereno: Fitto ha annunciato che nei prossimi giorni relazionerà in Parlamento sui risultati prodotti dalle otto Zes. In quella sede, con i numeri, capiremo se quello che dice è vero, oppure, come sosteniamo noi, totalmente infondato».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui