di Massimiliano Canestro
NAPOLI – La Zona Economica Speciale Unica per tutto il Mezzogiorno può essere un’occasione unica per il rilancio del mezzogiorno. Se ne è parlato Lunedì 29 Gennaio 2024 presso l’Ordine dei Commercialisti di Napoli in un convegno organizzato dalla Commissione ZES dell’ Ordine Presieduta dal Presidente della Commissione Stefano Ducceschi e dal Consigliere Delegato Maria Cristina Gagliardi che ha moderato il convegno nella sede ODCEC di Piazza dei Martiri a Napoli.
Il convegno ha visto i saluti di Eraldo Turi, Presidente ODCEC di Napoli, di Stefano Ducceschi, Presidente Commissione ZES: Rapporti con investitori esteri e interlocutori istituzionali e di Daniela Michelino dello Staff Tecnico Operativo ZES dell’ assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania.
Sono intervenuti Francesco Silvestro Senatore e Presidente commissione parlamentare questioni Regionali; Mr Charles Lobdell Console ufficio politico-economico del Consolato Generale USA a Napoli; Ferdinando Natali Head of Region Sud Unicredit; Giuseppe Nargi Intesa Sanpaolo – Direttore Generale Campania; Costanzo Jannotti Pecci Presidente Confindustria Campania. Conclusioni di Riccardo Resciniti Professore Ordinario di Economia e gestione delle imprese – Università del Sannio
Uno studio Ambrosetti ha evidenziato che, se tutte le 8 ZES performassero come la Campania, ci sarebbero investimenti per 83 Miliardi di Euro. Dal primo gennaio 2024 la Zona Economica Speciale Unica incorpora tutte le 8 ZES. Ci sarà uno sportello unico digitale e per le autorizzazioni con una autorizzazione unica in sostituzione delle 34 attuali. Il Credito di Imposta per Investimenti sarà fruibile in compensazione con F24, non potrà essere utilizzato per investimenti in immobilizzazioni immateriali e non è utilizzabile dai liberi professionisti. Può essere utilizzato anche per investimenti di natura immobiliare purché il valore non superi il 50% del totale investimento.
Per le aziende campane il credito di imposta è al 60% per le PMI, 50% per le Medie Imprese e al 40% per le Grandi Imprese. L’agevolazione è Cumulabile con il De Minimis e gli altri Aiuti di Stato e non è applicabile ad investimenti inferiori ai € 200.000. I beni acquistati devono essere messi in funzione entro il secondo periodo di Imposta rispetto a quello dell’investimento. La dotazione finanziaria è esigua ed è pari a € 1,8 Miliardi per tutto il SUD ed i beni devono essere acquistati dal primo gennaio 2024 fino al 15 novembre 2024.
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