Rush finale per il nuovo bonus per genitori separati, divorziati e/o non conviventi: la finestra per presentare la richiesta all’Inps si chiude oggi, 2 aprile. Un termine già allargato rispetto alla scadenza originaria, che cadeva il 31 marzo: giorno festivo.
Il bonus nato nell’emergenza Covid
Si tratta di un bonus che risale al periodo dell’emergenza pandemica: introdotto con il decreto Sostegni e poi concretizzato con Dpcm dell’agosto del 2022, era arrivato il Fondo da 10 milioni per “garantire la continuità di erogazione dell’assegno di mantenimento”.
Il contributo era previsto infatti come “erogato esclusivamente al genitore separato, divorziato o non convivente, che non abbia ricevuto l’assegno di mantenimento per sé e per i figli minorenni o maggiorenni portatori di handicap grave, o lo abbia ricevuto in maniera parziale nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, data nella quale è venuto a cessare lo stato di emergenza”.
Come funziona il bonus
La misura è finalizzata a garantire un contributo ai genitori in stato di bisogno, ossia con un reddito non superiore a 8.174 euro l’anno, che nel periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19 risultavano conviventi con figli minori o maggiorenni portatori di handicap grave e che, nel medesimo periodo, non abbiano ricevuto l’assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore (ex coniuge o ex convivente).
Il bonus spetta nel caso in cui l’altro genitore, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica, abbia cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni oppure abbia subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al reddito percepito nel 2019.
Il bonus genitori separati, divorziati e/o non conviventi è corrisposto in un’unica soluzione in misura pari all’importo non versato dell’assegno di mantenimento e fino a concorrenza di 800 euro mensili. Il contributo spetta per un massimo di 12 mensilità tenuto conto delle disponibilità del fondo che ammonta a 10 milioni di euro. Il beneficio sarà erogato da Inps previa verifica dei requisiti di legge a cura del Dipartimento per le politiche della famiglia.
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