Oggi parliamo di pignoramento stipendio 2022, cercando di capire quali sono i limiti e gli importi. Scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito.
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Pignoramento stipendio 2022: cos’è?
Il pignoramento è un atto giudiziario con il quale si effettua l’espropriazione forzata di uno o più beni e ha una durata nel tempo variabile. A dare il via all’azione è la sentenza di un tribunale a seguito del mancato pagamento di debiti verso privati o enti pubblici.
Il pignoramento può essere diretto, con il trasferimento al creditore della proprietà del bene pignorato, o indiretto, cioè attraverso un’asta nella quale vengono venduti i beni e il ricavato, successivamente, trasferito a chi ne ha diritto.
Riguarda sia beni immobiliari, anche la prima casa, i beni mobiliari, come l’auto o elettrodomestici, e i beni presso terzi, bloccando tutto o una parte del denaro presente sul conto corrente o parte del proprio stipendio.
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Pignoramento stipendio 2022: le novità di quest’anno
Dopo il blocco causato dal covid, il pignoramento dello stipendio è ricominciato a essere una pratica utilizzata per riavere dei soldi.
Dal 22 giugno 2022, però, i creditori dovranno prestare attenzione a delle nuove direttive imposte dalla legge 206/2021.
Dovrà, infatti, notificare sia al debitore sia a chi al terzo, cioè a chi gestisce il conto corrente o elargisce lo stipendio, l’atto di pignoramento.
In caso ciò non avvenga, il pignoramento stipendio 2022 è nullo.
Pignoramento stipendio 2022: limiti importi e casi particolari
Per rispondere alla domanda di quali siano i limiti di pignoramento dello stipendio, dobbiamo prendere a esempio vari casi.
Se il pignoramento è effettuato da un privato, bisogna garantire il minimo vitale. Ciò vuol dire che la cifra massima pignorabile sarà di 1/5 dello stipendio netto.
Per intenderci, se guadagni 1.000 euro netti al mese, il pignoramento massimo sarà di 200 euro.
Diverso, invece, è il caso dell’Agenzia delle Entrate. Se si hanno debito con questo ente, i limiti sono inferiori e dipendono dall’ammontare del debito.
Ci sarà un prelievo forzato di:
- 1/10 dello stipendio se l’importo non supera i 2.500 €;
- 1/7 dello stipendio se l’importo non supera i 5.000 €;
- 1/5 dello stipendio se l’importo è superiore ai 5.000 €.
È bene sapere a tal proposito, che non esistono stipendi non pignorabili, anche se il netto è molto basso, purché sia garantito sempre il minimo vitale.
Questo tipo di pignoramento avviene con la comunicazione direttamente al datore di lavoro. Il giudice autorizzerà, come detto, il prelievo di 1/5 dell’importo netto che può riguardare anche il TFR, sempre nella misura di 1/5.
Se si viene licenziati, il pignoramento si blocca.
Altra questione è se il pignoramento stipendio 2022 avviene sul conto corrente.
Se un conto corrente viene utilizzato solo per l’accredito dello stipendio, o della pensione, il pignoramento può riguardare la cifra che eccede il triplo dell’assegno sociale al momento della notifica.
Quindi la somma massima varia di anno in anno.
Per il 2022 l’assegno sociale è pari a 468,10 euro, ciò vuol dire che la cifra “vitale” non pignorabile è di 1.404,23 euro.
Se si percepisce uno stipendio superiore, la parte che eccede viene pignorata.
Facciamo un esempio:
Se il tuo stipendio netto già versato sul conto è di 2.000 euro si effettua questa operazione:
- 2.000 – 1.404,30 = 595,70
Questo vuol dire che la cifra pignorabile è pari a 595,70 euro.
Dal mese successivo, il pignoramento sarà di 1/5.
Infine, ricorda che se una persona riceve più pignoramenti possono accadere due cose:
- Se i pignoramenti sono della stessa natura, si procede con il saldo del credito e il pignoramento in accodo. In sostanza il creditore che ha notificato per secondo dovrà aspettare che il primo abbia ottenuto la cifra richiesta per riavere i soldi.
- Se, invece, i pignoramenti sono di natura diversa, si può superare il limite di 1/5 ma non può essere superata la metà dello stipendio netto. In sostanza se si guadagnano 1.000 euro, il pignoramento arriverà a 500 euro.
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