Francesco Minotti, Amministratore Delegato e Direttore Generale Mediocredito Centrale, in occasione del Forum in Masseria 2024 organizzato da Bruno Vespa, ha dichiarato a Il Giornale d’Italia:
“Oggi si parla del supporto Mediocredito centrale alla piccola e media impresa attraverso la gestione attività del Fondo, oltre 200 miliardi di finanziamenti garantiti sul sistema. Attenzione particolare al mezzogiorno, che sviluppiamo sia come Mediocredito centrale sia come BdM Banca, la nostra banca dedicata al sud Italia che rappresenta la nostra missione istitutiva.”
Com’è posizionato rispetto agli altri istituti finanziari?
“Noi siamo un oggetto particolare, siamo una banca a capitale pubblico che lavora secondo logiche di mercato. Facciamo attività bancaria tradizionale e sviluppiamo una serie di misure agevolative come gestori delle stesse, che amministriamo noi in qualità di società in house ma proprio come appalti vinti e con questo cerchiamo di sviluppare la piccola e media impresa in tutto il Paese con una particolare attenzione al sud”.
Iniziative che avete realizzato e altre che state portando avanti?
“Solo lo sforzo che ha fatto Mediocredito durante la fase Covid quando c’era bisogno di grande liquidità nell’economia è stato, credo, encomiabile. In quei mesi, nel momento della crisi, oltre un milione e mezzo di imprese hanno beneficiato dei finanziamenti garantiti. Solo tramite il ‘Prestito decreto liquidità’ siamo arrivati a dodici miliardi e mezzo di operazioni, un supporto al Paese importantissimo e fondamentale.”
Si è parlato di denatalità.
“La denatalità è un tema complesso che ha risvolti economici, ma non solo, anche sociali. Sicuramente come banche non possiamo non guardare con attenzione il finanziamento di mutui e supporto al credito che serve alla famiglia, perché questo può essere il nostro contributo. Poi ci sono tante tematiche sia sociali sia ovviamente di intervento del Governo più ampie.
Alcune casistiche, alcuni esempi di chi si affaccia per chiedere un finanziamento, sia a livello di privati che di piccole imprese.
“Ogni impresa. Nella fase del Covid, nella prima fase della crisi Ucraina… sicuramente grande attenzione, grande richiesta di liquidità. Oggi anche un ritorno agli investimenti, questo è importante. La quota parte di finanziamenti dedicati agli investimenti stanno crescendo e questo ci fa ben sperare per il futuro.”
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