Basta fare una rapida ricerca sui social network del partito per trovare post a sostegno di questa proroga. «Il Superbonus 110 per cento riqualificazione energetica prorogato al 2022 ed esteso agli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche per persone con disabilità e con più di 65 anni. Politica è cambiare in meglio la vita delle persone senza lasciare indietro nessuno», si legge in un post sul profilo X del PD, pubblicato il 21 dicembre 2020. Pochi giorni prima, in un altro tweet, il PD aveva scritto: «Il Superbonus edilizio del 110 per cento funziona, va ampliato e prolungato».
Nei mesi successivi è arrivato un altro rinvio della scadenza del bonus edilizio. Il 26 aprile 2021, in un discorso alla Camera, l’allora presidente del Consiglio Mario Draghi ha infatti annunciato che il suo governo – supportato da tutti i principali partiti in Parlamento, eccetto Fratelli d’Italia – avrebbe stanziato nuove risorse per il Superbonus per prorogarlo fino al 2023. Quel giorno l’annuncio era stato accolto positivamente da Enrico Letta, all’epoca segretario del PD. «La conferma del Superbonus per il 2023 fa parte dell’impegno per l’Italia verde. Il nostro partito crede che il 110 per cento sia una scelta win-win perché mette insieme lotta all’evasione fiscale, green e impresa», si legge in un tweet del PD.
Insomma, non è vero come ha detto Boccia che il PD si era detto favorevole al Superbonus solo per il 2021. E quelli appena visti sono solo alcuni esempi tra i tanti in cui il partito, oggi guidato da Elly Schlein, si è schierato a favore del Superbonus e della sua proroga. Va comunque detto che quasi tutti i partiti in Parlamento hanno supportato il rinvio della scadenza del bonus edilizio, da destra a sinistra.
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