Il governo ugandese si trova in una corsa contro il tempo, con solo un mese rimasto per completare le negoziazioni protratte e siglare la decisione finale di investimento (FID) che darà il via alla costruzione della raffineria di petrolio. Il signor Peter Muliisa dell’Uganda National Oil Company ha dichiarato che il governo sta cercando di chiudere i negoziati entro la fine di giugno, concentrandosi sugli accordi commerciali come quello per la fornitura di greggio. La Ministra dell’Energia Ruth Nankabirwa ha indicato che l’obiettivo è completare la decisione di investimento entro giugno e avviare le operazioni della raffineria entro il 2027.
## Tre cose da sapere:
- Il progetto della raffineria in Uganda coinvolge l’Albertine Graben Energy Consortium (AGEC), con UNOC e AGEC che detengono rispettivamente il 40% e il 60% dell’interesse nella raffineria.
- Il costo stimato della raffineria è di $4 miliardi, con un rapporto del debito all’equità del 70% – 30%.
- La raffineria sarà in grado di processare oltre 60.000 barili di petrolio grezzo al giorno per soddisfare le esigenze petrolifere dell’Africa orientale.
# Articolo
Il progetto della raffineria di petrolio in Uganda sta raggiungendo una fase cruciale con le negoziazioni in corso tra il governo e l’Albertine Graben Energy Consortium per definire la conclusiva decisione d’investimento. Il progetto, del valore di $4 miliardi, prevede che UNOC detenga il 40% dell’interesse nella raffineria, mentre il restante 60% è in mano ad AGEC. Questa raffineria, situata a Hoima District, sarà in grado di elaborare oltre 60.000 barili di petrolio grezzo al giorno per servire il mercato dell’Africa orientale e per l’esportazione verso mercati globali. Il Presidente Museveni ha sempre sostenuto la necessità di una raffineria per ottenere benefici dai prodotti petroliferi per uso industriale e domestico.
Il progetto ha avuto l’approvazione e il sostegno anche dall’ex Ambasciatore statunitense Deborah Malac e prevede una partecipazione significativa di investitori privati. Una delle preoccupazioni riguarda il costo del trasporto del petrolio attraverso il pipeline fino al Porto di Tanga in Tanzania. Una volta siglata la decisione di investimento, saranno assegnati i contratti principali per l’ingegneria, la fornitura e la costruzione. Inoltre, l’incontro con la delegazione algerina ha evidenziato un potenziale supporto nel processo di sviluppo della raffineria.
Il progetto della raffineria in Uganda ha tratto ispirazione dal Dangote refinery in Nigeria, la più grande raffineria al mondo. Il Uganda Refinery Holdings prevede di replicare una configurazione simile per processare vari prodotti petroliferi. La Ministra dell’Energia ha sottolineato l’importanza di garantire un mix appropriato tra debito ed equità per il finanziamento del progetto.
# Conclusioni
Dal punto di vista economico, il progetto della raffineria rappresenta un investimento significativo per lo sviluppo dell’industria petrolifera in Uganda, che potrebbe portare benefici economici a lungo termine. Sul fronte politico, il coinvolgimento di investitori stranieri evidenzia la volontà del governo di attrarre investimenti esteri e promuovere la crescita economica del paese. Dal punto di vista geopolitico, la raffineria potrebbe aumentare la posizione dell’Uganda nel mercato regionale ed internazionale del petrolio, conferendo al paese un ruolo più attivo nella catena del valore del settore.
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