annesso sottoscala e posto auto
Per maggiorni informazioni contattaci al 0761493445
Nonostante i molti ritrovamenti archeologici susseguitisi sul territorio bomarzese dagli inizi dell’Ottocento ad oggi, le origini dei suoi primi abitanti rimangono avvolte nel mistero. Alcuni indicano il popolo asiatico dei Meoni[4], altri i misteriosi Rinaldoniani[5]. Certo resta il fatto che il territorio fu intensamente popolato sia dagli Etruschi che dai Romani, che lo conquistarono intorno al V secolo a. C. e ne ascrissero la popolazione alla Tribù Arniense.[4]
A testimonianza di quei tempi restano ancor oggi molte prove tangibili nell’area bomarzese: la Piramide etrusca, le tagliata e le necropoli, i ruderi di un acquedotto romano, le fornaci dei Volumni.[4]
Tarda antichità
Anche in seguito alla deposizione dell’ultimo imperatore romano d’occidente, Bomarzo continuò a costituire un’unità amministrativa all’interno del mondo romano: prima sotto il regno di Odoacre, poi in quello di Teodorico e dei suoi successori. Durante la Tarda antichità sembra che il locale vescovo polimarziense abbia acquisito sempre più importanza, fino a divenire l’effettivo rettore cittadino. In seguito allo scoppio della Guerra d’Italia (535-553) Bomarzo venne ripetutamente invasa: prima dalle armate di Totila, in seguito dai Longobardi di Alboino tra il 569 ed il 590[4].
Alto e Basso Medioevo
L’ultima invasione si ebbe nel 739 per mano del re Liutprando, che la sottrasse al Ducato romano insieme con Amelia, Orte e Blera[4]. Con le vittoriose campagne franche in Italia (755-756), fu riassegnata al territorio romano, retto non più dai bizantini ma dal papa. Intorno all’XI secolo la diocesi polimarziense fu probabilmente soppressa, e con esso finì il dominio dei suoi vescovi sulla città.
Durante i secoli, la città passò diverse volte di mano: venduta da un certo Uffreduccio Risio, Veraldo ed altri consignori alla città di Viterbo nel 1298, venne poi infeudata agli Orsini, che la tennero fino al 1646. Nel 1340 è attestato Anselmo Orsini, signore di Bomarzo, ed in seguito Corradino Orsini. Quest’ultimo sembra sia stato in forte contrasto con i bomarzesi, decidendo non solo di introdurre nuove tasse, ma anche di imprigionare i magistrati comunali.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui