I gestori della stazione di carburante con l’acqua alla gola dopo un ammanco di 50 mila euro degli incassi per il quale hanno denunciato un collaboratore, senza ricevere alcun risarcimento perché il procedimento penale è stato archiviato per mancanza di prove.
L’azienda agricola in ginocchio per l’aumento dei costi di produzione e a causa di un incendio, in cui è andato in fumo il costoso foraggio dei bovini per un intero anno. Ma anche cittadini che non riescono più a pagare le rate del mutuo della casa o dell’auto perché si ritrovano, improvvisamente, in difficoltà, per esempio dopo aver perso il posto di lavoro.
Consumatori, piccoli imprenditori che non possono chiedere il fallimento perché i loro fatturati sono sotto soglia e società agricole: ecco l’identikit di chi accede alle procedure di crisi da sovraindebitamento. L’anno scorso l’organismo forense di composizione delle crisi, istituito dall’Ordine degli avvocati di Pordenone, ha preso in esame trentatrè domande. Quest’anno, soltanto nei primi quattro mesi, ne sono arrivate altre dieci.
Numeri che fotografano un disagio finanziario crescente nel Friuli occidentale e testimoniano la lungimiranza dell’Ordine degli avvocati pordenonese, fra i primi in Italia a istituire l’organismo forense (iscrizione registrata con il numero nove al ministero). Un primato che ha consentito alla realtà pordenonese di acquisire un know how consistente in materia.
Rosanna Rovere, presidente dell’Ordine degli avvocati di Pordenone, sfata però alcuni falsi miti collegati nell’immaginario collettivo alla legge 3 2012, identificata nella vulgata come la normativa “salva suicidi”.
«La legge sul sovraindebitamento – spiega l’avvocato Rovere – offre a tutti i soggetti che non possono fallire l’opportunità di liberarsi dai debiti. Chi ne è oberato, però, deve mettere a disposizione dei creditori i propri beni. È una procedura che ha senso, dunque, dove c’è un patrimonio o un reddito. Il vantaggio consiste dell’esdebitazione: una volta raggiunto l’accordo, anche se non sono stati soddisfatti integralmente, i creditori non possono più perseguitare il debitore. Questo rappresenta una seconda chance: gli imprenditori, per esempio, possono aprire una nuova attività».
Le procedure previste dalla legge sono tre: accordo di composizione, piano del consumatore (destinato alle persone fisiche) e liquidazione dei beni.
Per l’ex mandamento di Portogruaro e Pordenone «l’Occ forense è l’unico soggetto attraverso il quale possono essere proposte in tribunale le procedure di sovraindebitamento», precisa l’avvocato Rovere, dopo aver appreso dell’istituzione da parte del Comune con l’associazione Pn tutela di uno sportello per il cittadino, aggiungendo che «esiste già a Pordenone uno sportello di primo orientamento dell’utenza, assolutamente gratuito, aperto dallo stesso Occ».
La legge prevede l’assistenza tecnica di un avvocato e la giurisprudenza si sta orientando a ritenere ammissibile il gratuito patrocinio per chi non ha fonti di reddito. L’Ordine degli avvocati promuove inoltre dei corsi di formazione per enti, associazioni, patronati o altri soggetti che intercettano il disagio sociale vissuto da chi versa in difficoltà economiche con approfondimenti sulla normativa. Prossimi appuntamenti in calendario il 9, 16 e 28 maggio.
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