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Per la sostituzione di finestre e infissi, nell’anno corrente esistono tre tipi di agevolazioni edilizie ‘fruibili’: il Superbonus se la sostituzione avviene in condominio come intervento trainato, l’Ecobonus se avviene in edificio unifamiliare all’interno di un intervento di miglioramento energetico o il Bonus Ristrutturazioni in caso di ‘sostituzione secca’.

Per sostituire finestre e infissi, non è più possibile ‘sfruttare’ il Bonus Barriere Architettoniche dopo le restrizioni del Decreto Salva Superbonus, ma ci sono comunque diverse opzioni di agevolazioni edilizie che si possono fruire.

Val la pena riassumere, brevemente, quali sono le strade percorribili anche perché c’è differenza tra condominio e casa unifamiliare, visto che negli edifici condominiali, teoricamente, ancora è possibile ‘prendere’ il Superbonus col ‘decalage’ al 70%.

 

Cambiare gli infissi in condominio: Superbonus al 70% se è un intervento trainato

Per la sostituzione degli infissi in condominio potremmo ancora ‘prendere’ il Superbonus al 70% (nel 2024, scende al 65% nel 2025) ma solamente se l’intervento di cui parliamo è un ‘trainato’ di un altro trainante, teso o al miglioramento dell’efficientamento energetico (quindi SuperEcobonus, ad esempio la messa in opera del cappotto termico o la sostituzione degli impianti) o della classe sismica (SuperSismabonus).

Per quel che riguarda i limiti di spesa, fanno fede quelli dell’Ecobonus: il tetto ‘agevolabile’ è fissato a 60 mila euro.

Ovviamente, in virtù delle restrizioni del Decreto Cessioni, si potrà usufruire del bonus solamente direttamente, cioè non è più possibile optare per cessione del credito o sconto in fattura.

Servono, a livello documentale, tutte le asseverazioni richieste dai decreti di riferimento e l’asseverazione della congruità delle spese (assieme al visto di conformità).

 

Edifici green: le agevolazioni fiscali del 2024 per la riqualificazione energetica

Un riepilogo dei bonus fiscali previsti nel 2024 per la riqualificazione energetica degli edifici, con un focus sul dibattuto Superbonus. Tutti i dettagli nell’articolo.

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Sostituzione di infissi in condominio: Ecobonus dal 65% al 85%

Per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali o che interessano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio, come spiega l’Agenzia delle Entrate nella scheda ufficiale sull’Ecobonus, aggiornata al 23 novembre 2023, sono previste regole e misure diverse.

Prima di tutto ricordiamo che questo tipo di agvolazione arriva fino al 31 dicembre 2024, proprio come il Bonus Ristrutturazioni.

Si possono verificare tre situazioni diverse: la prima è la situazione ‘base’, cioè sostituzione di infissi che rientra in un intervento di riqualificazione globale che comprende l’intero edificio cioè i vari appartamenti che compongono il condominio, e determina una detrazione fiscale del 65%.

Quando si conseguono determinati indici di prestazione energetica, si può invece usufruire di detrazioni più elevate (70% se l’intervento interessa il 25% o più della superficie disperdente lorda; 75% se il cambio di infissi avviene all’interno di un lavoro edilizio che permette di conseguire una qualità media indicata dal DM 26 giugno 2015), da calcolare su un ammontare complessivo non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

C’è un ultimo caso, quello dell’EcoSismabonus: per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica, è prevista una detrazione ancora più alta, pari all’80%, se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore, ovvero all’85%, se gli interventi determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori.

Il beneficio, in questi casi, dev’essere calcolato su un ammontare delle spese non superiore a 136.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

 

Cambio infissi in edificio unifamiliare con intervento di efficientamento energetico: Ecobonus al 50%

L’aliquota Ecobonus in caso di cambio di infissi rientrante all’interno di un intervento che aumenta il livello di efficienza energetica degli edifici, normato dall’art.14 del DL 63/2013, in un edificio unifamiliare, a quanto si apprende sul sito dell’Agenzia delle Entrate (scheda ufficiale aggiornata al 23 novembre 2023), è del 50%.

Il Fisco evidenzia infatti che per la maggior parte degli interventi la detrazione è pari al 65%, mentre per altri spetta nella misura del 50% (tetto massimo agevolabile 60 mila euro, 10 rate dello stesso importo).

Rientrano nella seconda categoria:

  • l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
  • l’acquisto e posa in opera di schermature solari;
  • l’acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A o con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (spetta, invece, la maggiore detrazione del 65% se le caldaie, oltre a essere almeno in classe A, sono anche dotate di sistemi di termoregolazione evoluti).

Nel caso di sostituzione di infissi, che delimitino zone riscaldate verso l’esterno o verso ambienti non riscaldati, l’aliquota di detrazione è quindi nella misura del 50%, con una detrazione massima di 60.000 euro.

Importante: in caso si voglia beneficiare dell’Ecobonus, ma anche del Bonus Ristrutturazioni se si tratta di interventi di riqualificazione energetica, bisogna poi effettuare la comunicazione ad ENEA entro 90 giorni, e disporre di tutte le asseverazioni tecniche ‘ex lege’.

 

Bonus casa, cosa resterà nel 2024? Ecobonus, Sismabonus, Superbonus con decalage, Bonus Barriere

Ecobonus, Sismabonus, Bonus Mobili e Bonus Verde sono i bonus edilizi attualmente prendibili fino al 31 dicembre 2024, mentre il Bonus Barriere Architettoniche arriva sino al 31 dicembre 2025 ma ci sono molte limitazioni sia per il tipo dei lavori agevolabili (no agli infissi), sia in merito alla possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Prosegue il decalage per il Superbonus condomini.

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Sostituzione infissi come intervento autonomo: c’è il Bonus Ristrutturazioni al 50%

L’alternativa finale – quella più gettonata, in fondo – per il cambio ‘secco’ dell’infisso/finestra (sia in condominio che in edificio unifamiliare) è il Bonus Ristrutturazioni, che si prende al 50% fino al 31/12/2024, con limite massimo di spesa fissato a 96 mila euro e detrazione da ripartire in 10 quote annuali dello stesso importo.

Si tratta della ‘madre’ di tutte le agevolazioni fiscali sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio, disciplinata dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86, che include la sostituzione degli infissi negli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento, alla voce “sostituzione degli infissi esterni o serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso“.

Da sottolneare, infine, che gli infissi – come indica la guida dell’Agenzia delle Entrate (ultima edizione del 2019) – sono comprensivi anche delle strutture accessorie che hanno effetto sulla dispersione di calore (per esempio, scuri o persiane) o che risultino strutturalmente accorpate al manufatto (per esempio, cassonetti incorporati nel telaio dell’infisso).

 

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