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Il divieto di opzione alternativa (cessione del credito o sconto in fattura) introdotto dal Decreto Cessioni non opera per i crediti derivati da lavori Superbonus effettuati sugli immobili degli Istituti autonomi case popolari (IACP), alla condizione che tali enti risultino costituiti alla data del 17 febbraio 2023.

Ci sono delle piccole ‘oasi felici’ che ancora possono non solo fruire del Superbonus, ma anche optare, nel caso, per la cessione del credito o per lo sconto in fattura come fruizione alternativa a quella diretta.

E’ il caso degli Istituti autonomi case popolari (IACP), per i quali la ‘serranda chiusa’ del Decreto Cessioni (11/2023) non opera, in quanto eccezione alla regola generale.

Questo è stato chiarito di recente da un’importante risposta del MEF all’interrogazione parlamentare n.5-01990, relativa appunto all’applicazione agli edifici a prevalente proprietà degli Istituti autonomi case popolari (IACP) delle disposizioni di deroga al blocco delle cessioni dei crediti fiscali.

 

Le regole generali per il Superbonus negli edifici degli IACP

Il provvedimento al quale si fa riferimento nella risposta è la circolare dell’Agenzia delle entrate del 13/E/2023, dove si ribadisce che, con riferimento agli interventi effettuati su edifici condominiali nei quali la prevalenza della proprietà dell’immobile (da calcolare in base alla ripartizione millesimale) sia riferibile agli IACP, il condominio può applicare la disciplina prevista per tali istituti ed enti e pertanto, secondo la disciplina vigente, fruire della detrazione del 110% per le spese sostenute fino al 2023, a condizione che, alla data del 30 giugno 2023, siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo.

Riassumendo:

  • con interventi in corso al 25 novembre 2022, si applicherà il 110% fino al 31.12.2023, poi ‘decalage’ 70-65% tra il 2024 e il 2025;
  • se non c’erano interventi in corso al 25/11/2022, si applicherà il 90% fino al 31.12.2023, poi il decalage di cui sopra.

 

Cessione del credito e sconto in fattura post Decreto Cessioni: chi può ancora esercitarlo e per quali interventi edilizi

Il divieto generalizzato di cessione del credito o sconto in fattura, scattato dal 17 febbraio 2023, non si applica per i lavori anti barriere architettoniche, per gli interventi di ONLUS, cooperative, case popolari, per gli edifici danneggiati da terremoti ed altre calamità e per le varianti di lavori i cui titoli abilitativi erano stati presentati prima della ‘data limite’.

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Cessione del credito e sconto in fattura per gli edifici a prevalente proprietà IACP: ok a una condizione

Nella risposta si passa quindi alla questione della cessione del credito: il DL Cessioni, all’art.2 comma 3-bis, in deroga al blocco generalizzato dell’esercizio delle opzioni ex articolo 121, comma 1, lettere a) e b), del DL Rilancio, prevede la possibilità, per gli IACP individuati dalla lettera c) del comma 9 dell’art. 119 dello stesso DL, di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura e per la cessione del credito, alla sola condizione che i predetti enti risultino già costituiti alla data del 17 febbraio 2023 (data di entrata in vigore del DL 11 del 2023).

Segnaliamo, infine, l’importante chiusura dei tecnici del MEF: la deroga al blocco generalizzato delle opzioni, chiaramente prevista dal Legislatore solo per talune categorie di contribuenti (tra cui gli IACP), si applica limitatamente alle spese dagli stessi sostenute, e ciò indipendentemente dall’aliquota di detrazione spettante.


LA RISPOSTA A INTERPELLO INTEGRALE E’ SCARICABILE IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE

 

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