Tramonta l’inclusione della Ciociaria nella “Zes unica”, la Zona economica speciale in cui le aziende, dal gennaio 2024, potranno beneficiare di agevolazioni, fiscali e burocratiche, per investimenti e attività di sviluppo. La questione resta in primo piano, tra dibattiti e polemiche. Nel frattempo, si sta lavorando a un’altra soluzione per la provincia di Frosinone e per quella di Latina, anch’essa, come il Lazio, non inserita nella “Zes”.
L’alternativa si chiama “Zls”, zona logistica semplificata, uno strumento «che prevede per aree geografiche di dimensioni limitate, dove praticamente vi siano punti di snodo logistico e un comparto industriale di settore importante, come il Basso Lazio, incentivi per le aziende». La nuova strada si è aperta dopo un ordine del giorno, già depositato, proposto dai deputati della Lega Nicola Ottaviani e Giovanna Miele.
A questo scopo, spiegano ancora dalla Lega, «verrà messo in discussione e in votazione un ordine del giorno che impegna il governo “ad adottare apposite iniziative, anche di carattere normativo, in favore delle province di Latina e Frosinone, al fine di garantire il fondamentale sostegno economico ai territori del Lazio meridionale e le indispensabili agevolazioni incentivanti alle imprese insediate – o che intendano insediarsi -, anche valutando l’eventuale costituzione di Zone logistiche semplificate (Zls) ad hoc».
LA CGIL
«L’esclusione delle province di Frosinone e Latina dalla Zes rischia di essere l’occasione mancata per porre un freno al processo di deindustrializzazione di un territorio che ancora rappresenta uno dei più importanti poli industriali del Lazio e di tutta la nazione – ha spiegato Giuseppe Massafra, segretario generale Cgil Frosinone Latina -. Se scattiamo la fotografia del sistema economico e produttivo del Sud del Lazio vedremmo una situazione in linea con il fabbisogno dell’apparato industriale del Sud del Paese, fatto di crisi, ma anche di opportunità di sviluppo che vanno adeguatamente supportate. Per questa ragione riteniamo che il governo possa andare oltre i confini regionali per identificare i territori beneficiari della Zes. Pensare a misure di sostegno alternative che sopperiscano a questa scelta esclusiva, rischia di avere solo un effetto placebo».
Sulla questione, intanto, è intervenuto l’ex governatore del Lazio, il deputato del Pd Nicola Zingaretti. In un post su “X” ha scritto: «Il governo esclude Frosinone, Latina e Rieti dalla Zona economica speciale e dalle opportunità di sostegno e finanziamento che ne derivano. Dalla destra arriva uno schiaffone al Lazio. Una scelta sbagliata che mortifica aspirazioni e speranze dei territori».
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