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Si chiama “Salva casa” e vorrebbe dare un contributo alla carenza di offerta di appartamenti.
Il pacchetto proposto dal governo non è cosa da poco. Dà infatti il via libera ai micro appartamenti con la superficie minima che passa dagli attuali 28 a 20 metri quadrati; abbassati anche i soffitti oggi a 2,40 metri il che permette l’utilizzo ad uso abitativo di porticati e sottotetti; maggiori possibilità per pergole e vetrate panoramiche; facilitate le procedure dei cambi di destinazione d’uso col superamento della doppia conformità e sanatoria per gli immobili soggetti a vincoli prima del 2006.
Praticamente si da il via ad un futuro abitativo in stile camera d’albergo: la superficie minima per una persona è stata portata da 28 a 20 e per due persone da 38 a 28 metri quadrati.
Se il provvedimento sarà una risposta valida alla crisi dell’offerta, lo dirà il tempo. Di certo si prospettano abitazioni dormitorio, perché vivere la propria casa in 20 metri quadrati non è cosa facile.
Non solo, ma un secondo limite è che queste abitazioni del futuro non saranno sul mercato ne con un affitto controllato, ne con un limite per così dire politico dei costi di locazione. Succederà che i proprietari troveranno la giustificazione dei costi dell’arredamento su misura e della spesa per una dotazione tecnologica che non può mancare per ottimizzare gli spazi e senza limiti, sarà ancora caro affitti.
Seppur con un regolamento regionale anche i sottotetti potranno diventare mini appartamenti. Gli spazi esterni potranno essere gestiti più liberamente con vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti in tutti i porticati rientranti o meno all’interno degli edifici.
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