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Le spese sanitarie detraibili vengono inserite dall’Agenzia delle Entrate automaticamente nel modello 730/2023. Ma ci sono casi in cui i dati non sono presenti nella dichiarazione dei redditi pronta all’uso. Le possibili cause e le istruzioni da seguire

Per l’elaborazione del modello 730/2023 precompilato l’Agenzia delle Entrate si basa sia sui dati in suo possesso che sulle informazioni che arrivano da soggetti terzi. Tra queste ci sono anche le spese sanitarie detraibili sostenute dai cittadini e dalle cittadine nell’arco dell’anno.

Ma questo flusso non va sempre a buon fine e può accadere che i costi sostenuti per la salute non trovino spazio nella dichiarazione dei redditi pronta all’uso e siano da inserire o da integrare.

Le motivazioni sono diverse e, in ogni caso, chi ha tutti i requisiti per beneficiare della detrazione del 19 per cento può inserire gli importi nel quadro E prima della trasmissione che deve essere effettuata entro la scadenza del 30 settembre che, essendo di sabato, slitta al 2 ottobre.

Spese sanitarie detraibili non presenti nel modello 730/2023 precompilato: perché mancano i dati?

In crescita rispetto agli anni precedenti, nel 2022 non è stato necessario apportare modifiche al modello 730/2023 precompilato solo nel 23,6 per cento dei casi, tutti gli altri hanno dovuto integrare o modificare i dati inseriti.

Capita, infatti, che dopo la verifica dei contenuti inseriti nella dichiarazione dei redditi pronta all’uso e del foglio informativo sia necessario intervenire per aggiustare il tiro.

Può verificarsi, ad esempio, che le spese sanitarie detraibili sostenute dai cittadini e dalle cittadine non siano indicate.

Le motivazioni di questa esclusione possono essere diverse e sono riportate nelle FAQ, risposte a domande frequenti, presenti sul portale dell’Agenzia delle Entrate.

In particolare i dati non sono presenti se il soggetto che ha effettuato la prestazione non ha inviato le informazioni al Sistema Tessera Sanitaria, ma anche se dopo la comunicazione sono stati segnalati degli errori e quindi sono state cancellate.

Può accadere anche che le spese siano stato regolarmente trasmesse ma che siano stati applicati “criteri cautelativi sui dati ricevuti” da parte del Sistema Tessera Sanitaria che, quindi, non ha inviato i costi sostenuti all’Amministrazione finanziaria.

Qualche esempio? Un elenco di possibili cause arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate:

  • diversi documenti riportano gli stessi dati (soggetto inviante, importo, codice fiscale del soggetto cui è effettuata la prestazione) e fanno supporre una duplicazione;
  • gran numero di documenti da parte della stessa struttura per la stessa persona;
  • importi molto alti per singolo contribuente inviati da poche strutture.

Le motivazioni che portano all’esclusione delle spese sanitarie detraibili dal modello 730/2023 precompilato, quindi, possono essere diverse e per questo è sempre utile verificare i dati inseriti.

Spese sanitarie detraibili non presenti nel modello 730/2023 precompilato: come e dove inserirli

Come sottolinea la stessa Agenzia delle Entrate, se i costi sono stati effettivamente sostenuti e si rispettano tutti i requisiti previsti per beneficiare della detrazione IRPEF del 19 per cento in ogni caso è possibile indicare le spese sanitarie detraibili prima di procedere con l’invio del modello 730/2023 entro la scadenza del 2 ottobre.

Per procedere correttamente, è necessario tener conto di tutte le regole alla base dell’agevolazione prevista dall’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

Prima di tutto non bisogna dimenticare che lo sconto IRPEF si calcola sulla somma che supera la franchigia di 129,11 euro.

Un altro aspetto da non trascurare riguarda le modalità di pagamento con cui sono state sostenute le spese sanitarie: dal 2020 sono detraibili, infatti, i costi sostenuti con metodi tracciabili. Alcune eccezioni, però, sono previste proprio per la salute, in particolare è possibile pagare in contanti e allo stesso tempo beneficiare delle detrazioni nei seguenti casi:

  • acquisto di medicinali;
  • acquisto di dispositivi medici;
  • prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche;
  • prestazioni sanitarie rese da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

Considerando il perimetro di applicazione dell’agevolazione, coloro che hanno sostenuto spese sanitarie detraibili possono inserire le informazioni mancanti nel quadro E e più in particolare nei righi E1, E2 come riepilgato in tabella.

Quadro E Spese mediche e sanitarie da indicare
Rigo E1 – Colonna 2 Spese sanitarie sostenute nell’interesse proprio e dei familiari a carico, comprese quelle indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice onere 1.
Rigo E1 – Colonna 1 Spese sanitarie relative a patologie esenti dalla spesa sanitaria pubblica, ovvero quelle per le quali il Servizio Sanitario Nazionale ha riconosciuto l’esenzione dal ticket in relazione a particolari prestazioni sanitarie. Le spese indicate in questa colonna non possono essere comprese tra quelle indicate nella colonna 2.
Rigo E2 Spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti la cui detrazione non ha trovato capienza nell’imposta lorda dovuta dagli interessati fino a 6.197,48 euro.

 

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