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Il governo Meloni giovedì 7 settembre discuterà un decreto per il “rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno”. Dentro c’è anche la nascita della Zes unica in tutto il Sud: la Zona economica speciale prevederà procedure agevolate e crediti fiscali per le imprese. A coordinarla sarà il ministro Fitto.

Arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri il decreto legge con “disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese”. Nel prossimo vertice di governo, in programma per giovedì 7 settembre, ci sarà non solo un piano di aiuti da 30 milioni di euro per Caivano e da 45 milioni di euro per Lampedusa, ma anche la norma che crea la Zes unica per tutto il Sud Italia. Zes significa Zona economica speciale, e il via libera per istituirla era arrivato a luglio dalla Commissione europea.

Cos’è una Zes e come funziona

In una Zes di norma ci sono procedure semplificate e regimi di tassazione più vantaggiosi nei confronti degli imprenditori. L’idea è di spingere più persone ad iniziare attività economiche nella zona, e spingere quelle esistenti ad espandersi, favorendo così la crescita dell’economia. Al momento, ci sono otto Zone economiche speciali nel Sud Italia, che hanno ottenuto risultati limitati. Nel prossimo mese, i Commissari straordinari che hanno gestito queste otto aree faranno avere al governo una relazione sugli interventi effettuati. Le otto Zes saranno unificate con l’intento di potenziare il sistema e aumentare i vantaggi.

Nella norma che il governo discuterà giovedì – e che al momento è ancora una bozza – si legge che “dal 1° gennaio 2024 è istituita la Zona economica speciale per il Mezzogiorno, che ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna”. Ci sarà una apposita Cabina di regia che coordinerà il progetto, presieduta dal ministro per il Sud Raffaele Fitto e composta anche da numerosi altri ministri e dai presidenti di Regione interessati.

A sua volta, la Cabina di regia di ministri e presidenti di Regione avrà a disposizione una Struttura di missione, composta da dirigenti ed esperti, che metterà in pratica le decisioni coordinandosi con le amministrazioni locali. Sarà Giorgia Meloni, con un Dpcm nei prossimi mesi, a stabilire come sarà organizzata nel dettaglio la Struttura di missione. L’ente dovrebbe tornare utile anche perché il Pnrr contiene degli interventi legati alla “infrastrutturazione della Zes unica”, cioè dei lavori da svolgere nel Sud. Dal 2024 al 2026, quindi, la Struttura di missione potrà diventare una vera e propria stazione appaltante.

Zes unica in tutto il Sud, quali vantaggi ci saranno

Per legge, la norma prevede che i progetti che riguardano le attività economiche o l’apertura di “attività industriali, produttive e logistiche” nel Mezzogiorno, che siano pubbliche o private, saranno considerati progetti “di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti”. Questo significa anche che le procedure per avviare un’attività saranno decisamente semplificate, facendo ricorso alla cosiddetta “autorizzazione unica“.

Questa autorizzazione “sostituisce tutti i titoli abilitativi e autorizzatori” che normalmente sarebbero necessari “alla localizzazione, all’insediamento, alla realizzazione, alla messa in esercizio, alla trasformazione, alla ristrutturazione, alla riconversione, all’ampliamento o al trasferimento nonché alla cessazione o alla riattivazione delle attività economiche, industriali, produttive e logistiche”. La procedura è pensata in modo che, dal momento in cui si fa richiesta per avviare un’attività economica, in teoria serviranno pochi mesi per ottenere l’autorizzazione da parte di tutti gli enti interessati.

In più, è già previsto che ci siano ampi crediti d’imposta e sconti fiscali per tutte quelle imprese che comprano “beni strumentali nuovi”. Può trattarsi di macchinari, di impianti, ma anche di terreni o di immobili. Saranno ammissibili al rimborso fiscale tutti gli investimenti tra i 200mila e i 100 milioni di euro. Per pagare questi crediti d’imposta, il governo stanzierà circa 4,5 miliardi di euro per i primi tre anni, ovvero 1,5 miliardi all’anno nel 2024, 2025 e 2026.

Quanto durerà la Zes unica nel Sud

La Zes unica al Sud sarà un esperimento della durata di dieci anni, sempre secondo quanto indicato dalla bozza del decreto. Dal 2024 al 2034, lo stanziamento sarà di circa 80 milioni di euro per mantenere la Struttura di missione, mentre per le misure vere e proprie (agevolazioni e crediti fiscali) finora sono stati individuati i fondi solo per i primi tre anni. Ogni tre anni si stenderà un piano strategico con le linee principali da seguire. Queste, così come tutte le altre informazioni principali per capire come sfruttare concretamente i vantaggi della Zes, saranno pubblicate su un apposito portale web.



 

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