“I soldi da mettere nella sanità? Li potevamo prendere nei
17 miliardi di euro che sono finiti alle truffe del Superbonus, che
sono stati tolti a chi stava male e sono stati regalati ai
truffatori”.
A dichiararlo nel corso di un’intervista è stato il
Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, facendo
riferimento alle truffe legate agli incentivi fiscali in
edilizia come una perdita diretta per le casse dello
Stato.
Conti dello Stato in rosso: sicuro sia colpa dei
crediti Superbonus?
Dati che sembrano invece essere già stati smentiti nei mesi
scorsi dal Fisco: oltre a essere leggermente inferiore – si
parla di 15 miliardi di euro – la cifra sulle truffe bonus
edilizi non riguarda crediti d’imposta già usati e
quindi irrecuperabili.
Come ha spiegato il direttore dell’Agenzia delle
Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione al Senato ad
aprile, buona parte delle frodi fiscali sono state
scoperte prima del loro concreto utilizzo:
- otre la metà (8,6 miliardi di euro per l’esattezza) dei
crediti soggetti a truffe sono stati infatti sequestrati in via
preventiva, prima dunque che potessero essere sfruttati per pagare
meno tasse; - dei restanti 6,3 miliardi, buona parte è stata già sospesa o
scartata dalla piattaforma dei crediti AdE, per
cui, di fatto solo una minima parte sarebbe stata utilizzata con
scopi illeciti.
Ne deriva che i controlli attuati dall’Agenzia delle Entrate e
dalla Guardia di Finanza hanno impedito che le truffe si
traducessero in minor gettito da assegnare poi, ad esempio, ai
servizi sanitari e assistenziali.
I controlli preventivi sul Superbonus
Per altro, sempre il direttore Ruffini nel 2023 aveva
sottolineato come solo una piccola quota di truffe avesse
riguardato il Superbonus, concentrandosi sul Bonus
Facciate e sull’Ecobonus ordinario.
Questo grazie al sistema di controlli preventivo che ha sempre
caratterizzato le agevolazioni al 110%, per le quali è sempre stata
necessaria la presentazione del visto di
conformità e dell’asseverazione della congruità
delle spese sostenute.
Unica nota d’ombra: da allora la ripartizione per tipologia di
bonus non è stata più aggiornata e quindi in questo senso non ci
sono dati certi.
© Riproduzione riservata
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui