Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORDENONE/ UDINE – Il grido di allarme arriva forte e chiaro. I fruitori del bonus per gli affitti agevolati quest’anno potrebbero avere una amara sorpresa. In poche parole incassare molti meni contributi, oppure un altro è che si restringa la platea, con la possibilità più che concreta che diverse persone, pur in difficoltà per il pagamento del canone, non vengano aiutate. Il perché è presto spiegato: allo stato e già in ritardo di almeno un mese, non sono ancora arrivati i fondi nazionali che sono più o meno un terzo in più rispetto a quelli che ci mette la Regione che poi riversa sui Comuni dove vengono fatti i bandi. Il ritardo romano preoccupa, perché i tempi rispetto allo scorso anno e agli anni passati in generale, sono decisamente più avanti. In pratica i bandi nei Comuni venivano già messi in cantiere a fine febbraio, massimo i primi giorni di marzo. Ora non solo non sono stati ancora fatti, ma dalla Regione non c’è ancora nessun segnale.
I SOLDI
Lo scorso anno, tanto per fare un esempio, la regione aveva messo a bilancio 6 milioni, stessa cifra che è stata finanziata sul bilancio di quest’anno. Dallo Stato, però, erano arrivati 10.6 milioni di euro per un totale di 16.6 milioni che erano stati dirottati ai Comuni. Oggi, invece, da Roma non è arrivato un euro. «Il taglio del bonus affitti sarebbe una mazzata per molte famiglie bisognose che ogni anno attendono con impazienza l’arrivo del contributo.
BOCCATA D’OSSIGENO
«Il bonus affitti prosegue il consigliere dem è una vera e propria boccata d’ossigeno per chi fatica ad arrivare alla fine del mese. Lo scorso anno per dare gambe all’importante misura di sostegno economico, in Friuli Venezia Giulia sono stati stanziati 16,6 milioni di euro, 6 finanziati dalla Regione e 10,6 dallo Stato. Questa ingente dotazione di risorse ha permesso al Comune di Pordenone, tanto per fare un esempio, di erogare 807.500 euro a 611 beneficiari. Nel 2024, però, i fondi provenienti da Roma non risultano iscritti a bilancio né la giunta Fedriga ha aumentato la propria quota. Se non ci saranno novità – conclude Conficoni – dunque, i contributi verranno significativamente tagliati aggravando le difficoltà in cui versano molte famiglie. Un’eventualità da scongiurare per preservare la coesione sociale della comunità che negli ultimi tempi ha subito in modo importante l’impatto dell’inflazione».
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LA REPLICA
Dalla Regione arriva subito un replica per contrastare quanto affermato dal consigliere del Pd. «Vero – si dice – che allo stato non sono stati ancora versati i soldi che devono essere garantiti dallo Stato, ma non c’è alcun segnale che quel contributo, simile a quando erogato lo scorso anno non arrivi regolarmente. Non si capisce da dove sia emersa questa convinzione. Lo stiamo aspettando e siamo certi che tra poco sarà possibile fare le spartizioni in base alle domande arrivate nei Comuni». Resta il fatto che la Regione, se quei soldi non dovessero arrivare, sarebbe pronta a coprirli in toto o comunque in larga parta.
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