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Si scrive Decreto Salvacasa si può leggere Decreto Seminterrato o Decreto Lavatoi, o anche Decreto Solai o Terrazze. Sì, perché tra le novità principali del provvedimento approvato dal Cdm su proposta del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, sono queste  zone in cui ci sono lievi difformità e per cui la legge diventa  più tollerante e che potranno diventare “abitabili”. E in modo permanente. Un fatto, quest’ultimo, molto importante. La norma infatti cambia per sempre. Il Decreto Salvacasa, non viene infatti considerato da Matteo Salvini un “Condono”, a differenza di quanto ha polemizzato Elly Schlein (il 19esimo condono”).

Le nuove regole 

Saranno regolarizzate tutte le piccole “difformità edilizie” che non incidono sulla struttura dell’edificio, sia all’interno che all’esterno. 
“Verande, tende, gradini, grondaie, finestre, pareti e porte interne”, aveva detto il ministro delle Infrastrutture soddisfatto, “vengono così sbloccate 4 milioni di pratiche negli uffici dei comuni” aveva detto il soddisfatto ministro Salvini. Potranno essere sanati i tramezzi spostati, le camere allargate o i soppalchi. In attesa del definitivo Piano Casa.

Le date chiave: 30 e 24 maggio

Le nuove misure ruoteranno attorno a due date chiave: il 30 maggio, giorno da cui è possibile inviare la domande di sanatoria ai comuni, e quella del 24 maggio. Solo gli interventi realizzati entro questo termine potranno beneficiare delle tolleranze costruttive ed esecutive. In ogni caso le nuove regole sono “ormai a regime”.

Le sanzioni

Per mettersi in regola, si pagherà una sanzione compresa tra i mille e i 31mila euro. 

1 le tolleranze costruttive

Le tolleranze costruittive saranno piu generose e non arriveranno piu al 2% come adesso ma fino al 5 % con il parametro della dimensione dell’immobile. L’intervento principale allarga la tolleranza costruttiva in una forchetta compresa tra il 3 e il 5 per cento in base alla dimensione delle abitazioni.  Nel dettaglio: gli scostamenti rispetto ai parametri delle unità immobiliari al 24 maggio 2024, assestano soglie del 2% per le superfici superiori di 500 metri quadrati. del 3% per quelle che scendono fino ai 300 quadrati, del 4% per la fascia tra i 300 ei cento metri quadri, e del 5% in quelle inferiori. 

2 le tolleranze abitative

Irregolarità geometriche, le modifiche alle finiture di minima entità, la diversa collocazione di impianti e opere interne, sempre con decorrenza per gli interventi rrealizzati entro il 24 maggio, gli errori progettuali corretti nei cantieri, gli errori nel materiale di rappresentazione progettuale, il minor dimensionamento dell’edificio, , la mancata reaizzazione di elementi archietettonici non strutturali e la difforme esecuzione di opere di manutenzione ordinaria.

Cambia la tempistica

Se prima valeva la norma  del “silenzio-rigetto” e viene adoperato quello del silenzio-assenzo. Se l’amministrazione non risponde entro 45 giorni il permesso di sanatoria si intende accettato, così come la scia, la segnalazione cerificato di inizio attività entro 30 giorni, mentre gli immobili soggetti a vincolo paesaggistico hanno 180 giorni aggiuntivi.

Gli interventi ammessi che non richiedono titoli abitlitativi e permessi

– Interventi di manutenzione ordinari
– Installazione di pompe di calore < 12 kw
– Installazione di vetrate panoramiche amovibili (le cosddette”Vepa), installate su logge e        balconi
– miglioramento delle prestazioni acustiche e energetiche
– riduzione delle dispersioni termiche
– parziale impermeabilizzazione delle acque meteoriche, non solo de  balconi ma anche dei porticati rientranti all’interno dell’edificio
– strutture amovibili realizzate per finalità sanitarie assistenziali 

Si punta alla nuova abitabilità 

Il decreto Salvacasa dovrà essere ora convertito in Parlamento. I parlamentari della Lega hanno pronti una serie di emendamenti  che intendono modificare la soglia minima dei requisiti necessari per il rilascio dell’abitabilità.

La nuova altezza e e limite di superificie per l’altezza si considera un’altezza minima fissata a 2,70 metri. che può scendere a 2,40 per corridoi, bagni, ripostigli e disimpegni.

L’abilitabilità è riconosciuta ai monolocali per una persona, con una superficie minima non inferiori a 28 metri quadri (almeno 38 mq se per due persone).

 

 

 

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