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Aggiornate le modalità di smaltimento: 10 euro il valore della quota trattenuta dal GSE sia per gli impianti domestici che per quelli professionali

Un notevole aumento di installazione degli impianti fotovoltaici si è avuto negli ultimi 15 anni anche grazie agli incentivi del GSE e quelli fiscali.

E’ noto, infatti, che alla maxi agevolazione fiscale, il Superbonus 110% (disciplinato dall’articolo 119 del D.L. n. 34/2020, il decreto Rilancio) è ammesso anche l’intervento di installazione dell’impianto fotovoltaico (intervento trainato) se eseguito contemporaneamente ad almeno uno degli interventi principali (intervento trainante).

La norma prevede che è possibile detrarre al 110% le spese sostenute fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 48.000 e comunque nel limite di spesa di euro 2.400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico; nel caso in cui l’intervento si configuri come ristrutturazione edilizia, nuova costruzione o ristrutturazione urbanistica, tale limite di spesa è ridotto ad euro 1.600 per ogni kW di potenza nominale.

Per poter accedere all’incentivo è necessario cedere al GSE l’energia non auto-consumata attraverso l’istituto del regime commerciale del “Ritiro Dedicato”.

Ulteriori chiarimenti circa il Superbonus 110% per l’installazione dell’impianto fotovoltaico vengono forniti  con la super circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 23/E/2022 che fa un riepilogo su tutto ciò che occorre sapere.

Se stai pensando di installare dei pannelli fotovoltaici (o solari) ti consiglio il software di ultima generazione che effettua un corretto dimensionamento dei sistemi fotovoltaici connessi alla rete elettrica di distribuzione (grid-connected) ‎e valuta la relativa redditività.

Smaltimento pannelli fotovoltaici agevolati

Per molti impianti fotovoltaici, dopo anni di installazione, si avvicina l’ora di pensare allo smaltimento ed al riciclo dei pannelli solari, un argomento ancora poco trattato anche in considerazione del fatto che la vita media dei pannelli fotovoltaici è di circa 25 anni. Ma quali sono le modalità e i costi per lo smaltimento a fine ciclo?

In riferimento alla gestione dei rifiuti derivanti dai pannelli fotovoltaici che beneficiano degli incentivi, il GSE trattiene una quota, dai meccanismi incentivanti negli ultimi dieci anni di diritto, per lo smaltimento (ai sensi del D.Lgs. 49/2014).

La somma trattenuta viene restituita al detentore qualora sia accertato l’avvenuto adempimento degli obblighi previsti dal decreto. In caso contrario, il GSE provvede direttamente utilizzando gli importi trattenuti.

L’obiettivo è garantire il finanziamento delle operazioni di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei suddetti rifiuti il più compatibilmente possibile con l’ambiente.

Smaltimento dei pannelli fotovoltaici

Al fine di chiarire ed individuare le corrette modalità operative per l’assolvimento degli obblighi previsti per lo smaltimento di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) fotovoltaici, il GSE ha elaborato le istruzioni operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati ai sensi dell’art. 40 D.Lgs. n. 49/2014 (“Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche”), secondo cui i pannelli fotovoltaici rientrano nella categoria RAEE.

Innanzitutto occorre sapere che tutti i materiali che li compongono sono altamente riciclabili: composti prevalentemente di vetro e alluminio, questi moduli vengono scomposti nei vari materiali da aziende specializzate nel loro smaltimento, arrivando a un riciclo del 95%.

In particolare:

  • gli impianti fotovoltaici domestici (ossia gli impianti da 3 a 10 kW) a fine ciclo devono essere conferiti dal Soggetto Responsabile ad un Centro di Raccolta; le operazioni di recupero e di smaltimento “ambientalmente compatibile” dei medesimi è a carico dei produttori. In pratica, per il proprietario dell’impianto lo smaltimento può essere fatto gratuitamente portando i pannelli in appositi centri di raccolta autorizzati. Il GSE trattiene una quota di 12 euro a pannello dagli incentivi come garanzia.
  • gli impianti fotovoltaici professionali (di potenza nominale superiore o uguale a 10 kW ) devono essere conferiti dal soggetto responsabile ad un impianto di trattamento autorizzato. Il costo delle operazioni di smaltimento grava, per gli impianti entrati in esercizio prima del 12 aprile 2014, sul produttore in caso di sostituzione e sul proprietario in tutti gli altri casi. Successivamente a tale data, il costo è a carico del produttore;
  • per i pannelli incentivati, il GSE trattiene una parte dell’incentivo a titolo cautelativo, in previsione dello smaltimento futuro dei pannelli solari.

La quota trattenuta dal GSE, finalizzata a garantire la completa copertura dei costi di gestione prevista per l’operazione di smaltimento dei moduli fotovoltaici a fine vita, è pari a:

  • 12 €/pannello per i RAEE fotovoltaici domestici;
  • 10 €/pannello per i RAEE fotovoltaici professionali.

Il GSE si riserva la facoltà di aggiornare le Istruzioni Operative in ragione di nuove disposizioni normative o della necessità di aggiornare il valore della quota trattenuta, monitorando l’evoluzione del mercato.

Aggiornate le istruzioni operative

Il Ministero della Transizione Ecologica, Mite, ha aggiornato al mese di agosto le modalità di smaltimento dei pannelli fotovoltaici.

Il nuovo documento, Istruzioni Operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici, recepisce le direttive della legge 233/2021 di conversione del D.L. n. 152/2021, contenente disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR.

Le novità

Le principali novità prevedono:

  • che il valore della quota trattenuta dal GSE sia per gli impianti domestici (di potenza inferiore ai 10 KW) che per quelli professionali è stabilita in 10 euro per ogni singolo modulo fotovoltaico a garanzia delle operazioni di smaltimento;
  • le nuove tempistiche e le modalità per aderire a un Sistema Collettivo per la gestione e lo smaltimento dei pannelli, come previsto dal D.Lgs. n. 118/2020:
    • per impianti di tipologia domestica, la documentazione necessaria per comunicare la partecipazione a un Sistema Collettivo dovrà essere inviata entro l’ultimo trimestre del quattordicesimo anno a partire dalla data di entrata in esercizio dell’impianto;
    • per impianti di tipologia professionale la documentazione necessaria per comunicare l’adesione a un Sistema Collettivo dovrà essere inviata entro l’ultimo trimestre del decimo anno a partire dalla data di entrata in esercizio dell’impianto;

In merito a quest’ultimo punto, nel documento si specifica che è stato aggiornato l’Allegato 8.3 (Dichiarazione di partecipazione a un Sistema Collettivo) con una nuova sezione da compilare.

Inoltre, per gli impianti che hanno già versato la garanzia finanziaria presso un Sistema Collettivo è necessario l’eventuale adeguamento delle quote già versate all’importo definito dal GSE (10 €/modulo) e l’invio al GSE dell’Allegato 8.3.

In allegato alle Istruzioni anche il modello aggiornato di dichiarazione di avvenuta consegna del RAEE derivante dal pannello fotovoltaico incentivato in Conto Energia e la Dichiarazione di partecipazione a un Sistema Collettivo per la gestione dei RAEE fotovoltaici.

 

 

 

 

 

 

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