Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


Il Decreto-legge n. 39/2024, in corso di conversione, ha introdotto nuovi e stringenti limiti alla possibilità di esercitare le opzioni alternative della cessione del credito e dello sconto in fattura di cui all’art. 121 comma 1 Decreto-legge n. 34/2020 (cd. decreto rilancio) anche per quei soggetti, come gli enti del terzo settore che, in deroga al generale divieto introdotto dal Decreto-legge n. 11/2023 (cd. decreto blocca cessioni), avevano ancora accesso a tale facoltà, in virtù delle deroghe introdotte dal comma 2 medesimo D.L. 11/2023.

In linea generale, si sostiene che, agli effetti della suddetta disposizione, i soggetti interessati all’opzione dello sconto in fattura che abbiano presentato una CILA entro il 16 febbraio 2023, potranno d’ora innanzi optare per la cessione dei crediti o lo sconto in fattura, solo se prima del 30 marzo 2024 abbiano sostenute spese per lavori già effettuati, da dimostrarsi mediante esibizione di fattura.

A ben vedere, tuttavia, l’art. 2 comma 5 D.L. 39/2024 recita quanto segue: “Le disposizioni di cui all’art. 2, commi 2 e 3 del citato decreto-legge n.11 del 2023 non si applicano agli interventi contemplati al comma 2, lett. a), b) e c) primo periodo e al comma 3, lettere a) e b) del medesimo articolo 2 per i quali alla data dell’entrata in vigore del presente decreto non è stata sostenuta alcuna spesa documentata da fattura per lavori già effettuati”.

A tenore della norma test’è richiamata, gli interventi per i quali non troverà più applicazione la deroga al divieto di esercizio delle opzioni ex art. 121 D.L. 34/2020, sono quelli e soltanto quelli in essa espressamente indicati, ovvero:

a) art.2 comma 2 lett.a) D.L. 11/2023: interventi previsti dall’art. 119 D.L. 34/2020, diversi da quelli effettuati dai condomini, per i quali risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) entro il 17/2/2023;

b) art.2 comma 2 lett.b) D.L. 11/2023: interventi previsti dall’art. 119 D.L. 34/2020, effettuati dai condomini per i quali risulti adottata la delibera assembleare di approvazione dei lavori e presentata la comunicazione di inizio lavori (CILA) entro il 17/2/2023;

c) art. 2 comma 2 lett.c) primo periodo D.L. 11/2023: interventi previsti dall’art. 119 D.L. 34/2020, comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, per i quali risulti presentata l’istanza di acquisizione del titolo abilitativo entro il 17/2/2023.

d) art.2 comma 3 lett.a) D.L. 11/2023: interventi diversi da quelli previsti dall’art. 119 D.L. 34/2020 per i quali risulti presentata la richiesta di titolo abilitativo, ove necessario, entro il 17/272023;

e) art.2 comma 3 lett.b) D.L. 11/2023: interventi diversi da quelli previsti dall’art. 119 D.L. 34/2020 per i quali non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo, ma siano già iniziati i lavori, sia stipulato un accordo per l’esecuzione dei lavori entro il 17/2/2023.

Appare di tutta evidenza che non è compresa nell’elenco delle fattispecie in cui non si applica più la deroga al divieto di esercizio delle opzioni ex art. 121 D.L. 34/2020, quella introdotta in sede di conversione del D.L. 11/2020 (legge 38/2023) dal comma 3 bis del citato art. 2, in virtù del quale: “Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano alle opzioni di cui all’art. 121 comma 1 lett. a) e b) del decreto legge 19 maggio 2020 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020 n.77, esercitata dai soggetti di cui alle lett. c), d, e d-bis del comma 9 dell’art. 119 del medesimo decreto legge 34 del 2020 che risultino già costituiti alla data di entrata in vigore del presente decreto”.

Sarebbe a dire che il legislatore con il comma 3 bis ha previsto una disciplina ad hoc, in favore degli Iciap, Cooperative di abitazione e ETS, esplicitata nell’esenzione tout court dal divieto di opzione, a prescindere dalla presentazione della CILA in data antecedente al 17/2/2023.

Ne consegue, per quanto ci occupa, che la definizione di “interventi diversi da quelli effettuati dai condomini” (art.2 comma 2 lett.a) per i quali risulti presentata una CILA entro il 17/2/2023, non può inglobare pure quelli effettuati dagli enti del terzo settore (art. 2 comma 3 bis) che in virtù di una distinta disciplina prescindono dalla presentazione della CILA entro la data suddetta.

Per converso, se il legislatore, che pure ha dettagliatamente elencato i casi di disapplicazione della deroga al divieto di opzione, specificatamente, l’art. 2 commi 2 lett. a), b),c) e comma 3 lett. a), b), avesse inteso estendere siffatta casistica alla fattispecie di cui al comma 3 bis, lo avrebbe esplicitato.

In altri termini, l’art. 2 comma 5 D.L. 39/2024, in specie il comma 2 lett.a) “ interventi diversi da quelli effettuati dai condomini” deve ritenersi applicabile certamente agli edifici plurifamiliari e alle unità immobiliari indipendenti, non anche agli enti del terzo settore, la cui disciplina, contenuta nel comma 3 bis non è ivi espressamente richiamata.

Oltretutto, anche sul piano sistematico, una diversa conclusione risulterebbe in aperto contrasto con la previsione di cui all’art. 1 comma 2 cit. D.L. 39/2024, in virtù del quale: “Le disposizioni di cui all’articolo 2, comma 3-bis, primo periodo, del citato decreto-legge n. 11 del 2023, in vigore anteriormente alle modifiche apportate dal comma 1, continuano ad applicarsi alle spese sostenute in relazione agli interventi per i quali in data antecedente a quella di entrata in vigore del presente decreto: a) risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) ai sensi dell’articolo 119, comma 13-ter, del citato decreto-legge n. 34 del 2020, se gli interventi sono agevolati ai sensi del medesimo articolo 119 e sono diversi da quelli effettuati dai condomini”.

Invero, una diversa interpretazione condurrebbe ad un’inammissibile ed illegittima disparità di trattamento, non voluta dal legislatore e tanto meno dallo stesso affermata, tra un ETS a cui non verrebbe consentita l’opzione dello sconto in fattura, per avere presentato la CILA in epoca pregressa, senza avere sostenuto spese e un altro ETS, a cui, invece, è concessa tale facoltà, ai sensi del citato art. 1 comma 2 D.L. 39/2024, ove abbia presentato la CILA nell’imminenza dell’entrata in vigore del decreto legge e comunque entro il 29/3/2024.

In entrami i casi, infatti, trattasi di interventi per i quali risulta presentata una CILA entro la data di entrata in vigore il citato decreto legge n. 39/2024.

Fisco 2024, di Autori AA. VV., Ed. Ipsoa, 2024. Imposte su redditi, imposte indirette, tasse e imposte locali, accertamento, riscossione, contenzioso, sanzioni, operazioni straordinarie.
Scarica gratuitamente l’indice

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui