(AGENPARL) – Roma, 25 Luglio 2024
(AGENPARL) – gio 25 luglio 2024 (ACON) Trieste, 25 lug – Lo avevano detto e ribadito: la
Giunta, e con lei i consiglieri di Centrodestra, non lascia
indietro nessuno, tantomeno i pi? fragili. Perci? l’articolo 7
dell’Assestamento di bilancio 2024-26, portato all’attenzione
dell’Aula dall’assessore a Istruzione, Formazione, Lavoro,
Ricerca, Universit? e Famiglia, Alessia Rosolen, e accolto a
maggioranza (s? Lega, FdI e FI, no Gruppo Misto, astensione Pd e
Patto per l’Autonomia-Civica Fvg), introduce altre misure valide
per facilitare l’accesso agli aiuti regionali che, alla fine del
triennio, supereranno i 65 milioni di euro.
Ecco che con uno stanziamento di 45 milioni da suddividere
equamente nel periodo, a cui si aggiungono 750 mila euro di spese
di gestione, la Regione prevede un sussidio annuale in unica
soluzione, da elargire tramite una convenzione con l’Inps, ai
residenti in Friuli Venezia Giulia pensionati e con un Isee pari
o inferiore a 15 mila euro.
Dal primo gennaio 2025, invece, i genitori che si trovassero nei
primi tre anni di stato vedovile, anche in assenza di
attestazione Isee potranno presentare domanda non solo per la
Carta Famiglia piuttosto che per la Dote Famiglia, ma anche per i
contributi previsti per la scuola nella legge regionale 13/2018;
la disposizione riguarda anche le madri con figli minori a
carico, inserite in un percorso di protezione da atti di
violenza.
Non da meno, la Giunta aumenta l’offerta formativa della Scuola
mosaicisti del Friuli, autorizzando corsi per la qualifica di
tecnico del restauro di beni culturali sovvenzionati sempre nel
triennio 2024-26 con 260 mila euro.
Porta poi la firma di Fratelli d’Italia, Markus Maurmair in
primis, il contributo di 50 mila euro ai docenti a tempo
indeterminato delle scuole dell’infanzia e primarie che intendono
attivare il metodo di differenziazione didattica montessoriana,
per aiutarli ad abbattere i costi di iscrizione al corso volto a
ottenere il diploma per insegnare in tali classi. Alessandro
Basso, invece, fa ottenere 120 mila euro all’Ardis quale
finanziamento nel 2024 a favore del diritto allo studio presso le
sedi universitarie decentrate, una misura che poco dopo si ?
visto bocciare Nicola Conficoni (Pd) per il 2025.
Altra posta, i 250 mila euro ottenuti da Carlo Grilli, con i
colleghi del Gruppo Fedriga presidente, per il contenimento delle
rette dei nidi d’infanzia attraverso contributi ai gestori di
queste strutture. Si tratta di una voce che gi? vede 1,5 mln in
tabella messi dalla Giunta e che anche diversi consiglieri di
Centrosinistra avevano chiesto, a cominciare dal dem Andrea Carli.
Proprio il Gruppo del Pd era stato foriero di tanti emendamenti
che chiedevano, tra l’altro, maggiore attenzione ai giovani
usciti dal nucleo familiare (Massimiliano Pozzo), al Consorzio
universitario di Pordenone (Conficoni) ma anche di Gorizia e alle
mense delle scuole secondarie di secondo grado (Laura Fasiolo),
alle famiglie che a vario titolo usufruiscono di servizi
scolastici, piuttosto che alla formazione dei pi? svantaggiati
mediante tirocini in azienda e ai genitori che usufruiscono del
congedo parentale (Manuela Celotti), alle incentivazioni ai
giovani del programma Talenti Fvg o a chi accede al microcredito
(Carli).
E poi ancora, dalle altre Opposizioni, le richieste di
ricostruire la Casa dello studente di viale Ungheria a Udine
(Serena Pellegrino di Avs), dare risorse ai Comuni per realizzare
luoghi di aggregazione giovanile e sostenere di pi? il sistema
universitario (Furio Honsell di Open Fvg), finanziare la rete
Comuni amici della famiglia (Rosaria Capozzi del M5S), educare
all’affettivit? oppure all’andare in biciletta da parte dei
bambini o ancora utilizzare disoccupati in cantieri di lavoro
(rispettivamente Giulia Massolino, Massimo Moretuzzo e Marco
Putto del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg).
Proprio Moretuzzo era stato il primo a criticare la spesa da 750
mila euro all’Inps ma anche i 45 milioni previsti per i
pensionati “perch? si traducono in meno di 50 centesimi al
giorno, quando non si ? voluta accogliere la richiesta di uno
sgravio dell’Irpef perch?, aveva spiegato il presidente Fedriga
all’Aula, voleva dire ritornare 18 centesimi ai cittadini, cifra
da lui definita offensiva. Ma mi chiedo cosa cambi, se non
mettere una firma, a una misura di poco superiore”.
“Siamo partiti da creare azioni che non esistevano. Agiamo per
razionalizzare, promuovere e dare certezze, non per interventi
spot ma che garantiscono temporalit?. Non ci sono problemi di
risorse per gli emendamenti respinti, ma voler dare risposte
attraverso azioni comuni a tutto il territorio”, ? stata la
spiegazione finale dell’assessore Rosolen.
ACON/RCM-fc
252307 LUG 24
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