Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il caro-energia non frena la produzione di Luxottica. Il mercato e gli ordini stanno andando così bene che il gruppo ha deciso di tenere le fabbriche aperte il più possibile anche nei weekend. A settembre nella fabbrica principale di Agordo sarà così per tutti e quattro i sabati del mese. Un sacrificio per i dipendenti che però sarà ben pagato: il sabato lavorativo avrà un compenso pari al doppio rispetto al normale straordinario. L’adesione è volontaria e l’accordo con le rappresentanze sindacali aziendali è stato appena siglato, ma non è difficile prevedere che l’adesione sarà massiccia. Un po’ di soldi in più in busta paga, in questo periodo in cui gli stipendi sono erosi dall’inflazione galoppante, è un’opportunità importante.
In questo specifico caso l’iniziativa prende le mosse da esigenze di produzione, ma il colosso dell’occhialeria è sempre stato molto attento al benessere dei propri dipendenti. Per Leonardo Del Vecchio, il fondatore recentemente scomparso, fare in modo che i collaboratori fossero contenti di lavorare nelle sue fabbriche era una sorta di must. Sono nate così iniziative come la “banca etica a ore”, il microcredito di solidarietà, il patto generazionale, il bonus vita. E nel tempo Luxottica è diventata un modello in Italia per il welfare aziendale.
Esempi di capitani di azienda che decidono di condividere con i propri dipendenti una parte dei buoni risultati raggiunti o anche di aiutarli quando sono in difficoltà, a ogni modo in Italia ce ne sono diversi.
LOTTA AL CAROVITA
Sfruttando la norma varata con il decreto crisi Ucraina, i buoni benzina (esentasse fino a 200 euro a dipendente) sono diventati lo strumento scelto anche da molti imprenditori del Nord per dare una mano ai propri collaboratori. Lo ha fatto, ad esempio, la Profilmec, azienda che produce tubolari in acciaio con sedi tra Racconigi, Pordenone, Torino, nonostante gli ordini in questo periodo non girino proprio al massimo (tant’è che è dovuta ricorrere alla cig). La Valeo di Mondovì, 600 dipendenti, ha previsto un aumento in busta paga raddoppiando l’indice Ipca del 2021. Premi di produzione quasi raddoppiati (da 1500 a 2.500 euro) per i lavoratori della Cometto-Faymonville di Borgo San Dalmazzo. Duemilacinquecento euro è anche la cifra scelta da Nestlé Italia per premiare i suoi tremila dipendenti. Anche un’azienda padovana che produce vernici, la Ard Raccanello, ha regalato 2.500 euro a ogni dipendente per condividere le ottime performance in corso sui mercati. Il gruppo Piovan, multinazionale attiva nelle automazioni industriali per il trasporto e trattamento di polimeri, plastiche riciclate e polveri alimentari, è andato oltre: ai 620 dipendenti italiani è arrivato un bonus di 3500 euro, di cui quasi 900 a copertura del caro-vita. C’è poi il caso Intesa: per compensare gli effetti della congiuntura economica la banca guidata da Carlo Messina ha deciso di erogare un bonus straordinario di 500 euro a tutti i dipendenti non dirigenti.
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