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Il bonifico online sale a un euro in media, è il rincaro maggiore

Dietro il generale aumento dei costi dei conti correnti c’è anche l’incremento delle commissioni alla clientela. Bonifici, canoni delle carte di pagamento, prelievi agli sportelli automatici di banche diverse dalla propria: sono tutte voci in crescita. E gli aumenti cominciano a riguardare anche le operazioni online. L’ultima rilevazione di Altroconsumo per L’Economia ha confrontato le diverse voci di costo del conto corrente nell’ultimo anno (dal 6 febbraio 2022 al 31 gennaio 2023, analisi dei conti per famiglie con uso medio della banca di Banco Bpm, Bnl Bnp Paribas, Bper, CheBanca!, Credem, Crédit Agricole, Intesa Sanpaolo, Mps, Poste, Unicredit). Il rincaro maggiore è quello del bonifico online, salito del 16,59%: costava in media 86 centesimi, ora un euro. Fra chi l’ha aumentato ci sono Bper (da 1,49 euro a 1,75), Crédit Agricole (da 0 a 0,75 euro) , Unicredit (da 2,25 euro a 2,47) e Intesa Sanpaolo (da un euro a 1,20).

Leggi anche: Conto corrente 2023, spese in aumento: come scegliere l’offerta giusta (e risparmiare)

Per i pagamenti allo sportello ora si superano i 5 euro

Anche il bonifico allo sportello costa più di un anno fa: l’incremento medio è dell’11%, da 4,98 a 5,54 euro. Qui l’intervento maggiore è di Unicredit che ha alzato questa commissione da 7,25 a 11,80 euro (+62%) mentre il Monte dei Paschi di Siena è salito da 4 a 4,5 euro. C’è anche chi l’ha ridotta, come il Crédit Agricole sceso da 8 a 6 euro. «I clienti si sono abituati a usare il digitale dopo la pandemia — dice Marco Briata, responsabile Marketing privati e digitale al Crédit Agricole Italia —, ma sempre più i clienti che operano sul canale online si appoggiano sul proprio consulente di riferimento, noi li chiamiamo gestori, che possono anche lavorare a distanza. È una gestione integrata del cliente, ci stiamo trasformando in una banca concretamente multicanale».

Carte di credito su del 15%, il Bancomat non è più gratis

La seconda voce in aumento nella rilevazione è il canone della carta di credito, peraltro già in crescita da qualche anno. Ora è aumentato in media del 15,28% sforando i 50 euro (49,80 euro). È chiaro che con il diffondersi dei pagamenti digitali le carte di pagamento diventano uno strumento fondamentale, evidente il vantaggio per le banche nell’aumentarne il costo. Anche il canone del Bancomat difatti sta salendo. Se in passato la carta di debito era nella maggioranza dei casi offerta gratuitamente con il conto, adesso ha un costo che in media supera i nove euro: in dettaglio 9,10 euro, con un incremento dell’’1,11%.

Il prelievo di contante? Può essere una spesa di 2,70 euro

Un caso è la commissione per il prelievo di contante agli sportelli automatici di banche diverse dalla propria. Il costo di quest’operazione ha ormai superato i due euro, standard massimo di qualche anno fa. La media attuale nelle grandi banche è di 2,11 euro, significa un incremento del 2,4% in un anno. Ad aumentarla, nel panel considerato, sono Banco Bpm (da 1,95 euro 2,10) e Bper (da 2,36 euro a 2,70). Altrove nella rilevazione supera già i due euro ovunque (con il picco di 2,50 euro in CheBanca!), tranne che alle Poste dove è ferma a 1,75 euro .

Il CBill per pagare le multe costa 1,70 euro, il bollettino postale 3,70

«L’Antritrust ha bocciato la richiesta di Bancomat spa sui nuovi costi dei prelievi e per i correntisti è una buona cosa — nota Anna Vizzari, economista senior di Altroconsumo —. Ma il costo del prelievo Atm resta alto se si pensa che la commissione interbancaria per quest’operazione è di 49 centesimi». Sono rimaste stabili nell’ultimo anno commissioni come il CBill-PagoPa, per saldare i conti con la pubblica amministrazione (come le multe), a 1,70 euro in media; il bonifico periodico a 2,52 euro; e il bollettino postale a 3,40 euro.

 

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