Ne abbiamo sentito parlare diffusamente in questi due anni di pandemia, soprattutto con il susseguirsi dei decreti governativi, dal Cura Italia al Decreto Liquidità, provvedimenti nei quali sono state attivate misure straordinarie per le imprese colpite dall’emergenza sanitaria.
Dall’inizio della pandemia, questo strumento è stato rinnovato, potenziato, semplificate le sue procedure, al fine di sostenere e agevolare l’accesso al credito del maggior numero possibile di piccole e medie imprese italiane.
Forse, non tutti sanno, però, che il Fondo di Garanzia è uno strumento che funziona anche al di fuori di periodi emergenziali e accedervi vuol dire ottenere credito in maniera più semplice e a condizioni vantaggiose.
Cerchiamo di capire, allora, da vicino, che cosa è il Fondo di Garanzia per il imprese, come funziona e chi può accedervi
Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento istituito con Legge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) e operativo dal 2000. La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese, mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca, e spesso si sostituisce, alle garanzie reali portate dalle imprese. Grazie al Fondo, che non offre, ovviamente, contributi in denaro, l’impresa ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative, sugli importi garantiti dal Fondo. In sostanza, offre alle aziende che rispettano certi requisiti, la possibilità di contare sulla garanzia statale: il che significa che in caso di insolvenza dell’impresa, la banca è garantita e sarà lo Stato a restituirle l’ammontare erogato. Il rischio di insolvenza rimane in capo all’impresa, la banca ne è sollevata, generando un vantaggio anche per la stessa impresa, perché abbattendo i rischi per la banca, questo rende meno rigidi i suoi criteri di accesso al credito.
Come funziona
La garanzia del Fondo è una agevolazione del Ministero dello Sviluppo Economico, finanziata anche con risorse europee, che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari a favore di imprese e professionisti.
Il soggetto richiedente, impresa o professionista che sia, non può inoltrare la domanda direttamente al Fondo, deve necessariamente rivolgersi a una banca per richiedere il finanziamento, spiegando, contestualmente, che venga acquisita sul finanziamento la garanzia diretta. Sarà la banca stessa ad occuparsi della domanda provvedendo a trasmetterla al Fondo. In alternativa, ci si può rivolgere a un Confidi che garantirà in prima istanza il finanziamento, richiedendo poi la controgaranzia al Fondo. Tutte le banche sono abilitate a presentare le domande mentre occorre rivolgersi a confidi accreditati.
Chi può fare la domanda
L’intervento del governo prevede che l’accesso alle garanzie sia tarato a seconda degli importi richiesti, delle dimensioni dell’azienda e del fatturato. Di fatto, non tutte le PMI possono accedere al Fondo di Garanzia, perché queste devono rispondere a dei requisiti ben precisi.
Vi possono accedere le PMI che non hanno più di 250 dipendenti, un fatturato massimo di 50 milioni di euro e un totale attivo massimo di 43 milioni di euro. Per poter usufruire della garanzia del fondo le imprese debbono essere, comunque “economicamente e finanziariamente sane”, valutate sulla base dei dati di bilancio, o delle dichiarazioni fiscali degli ultimi due esercizi e della situazione contabile aggiornata a data recente. Anche le start up possono essere valutate sulla base di bilanci previsionali. Possono essere garantiti i soggetti appartenenti a qualsiasi settore. Fatte salve alcune attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative, non è ammissibile il solo settore delle attività finanziarie e assicurativo.
Le imprese agricole, possono fare domanda solo ad un Confidi che garantirà in prima istanza il finanziamento, ottenendo poi la controgaranzia del Fondo.
Man mano che si uscirà dallo stato di emergenza, inizierà anche l’allentamento delle misure introdotte per fronteggiare la crisi economica indotta dalla pandemia. Dall’inizio di quest’anno, infatti, il Fondo garantisce i finanziamenti fino a 30 mila euro all’80% contro il 90% precedente e dal prossimo 1° aprile le garanzie potranno essere concesse solo dietro il pagamento di una commissione una tantum. Inoltre, dal prossimo 1° luglio verrà reintrodotto il sistema di rating: le imprese più affidabili potranno accedere alla garanzia per il 60% in caso di finalità diversa da investimenti, mentre, in quest’ultimo caso, che rappresenta la principale finalità della misura agevolativa, resta l’80%. Nonostante queste variazioni sul tema, il Fondo di Garanzia ha rappresentato e rappresenta un utile strumento di inclusione finanziaria, offrendo un contributo importante a sostegno delle imprese che hanno bisogno di investire per crescere e restare competitive.
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