Approvato alla Camera il decreto Salva Casa voluto da Matteo Salvini, che oggi parla di “rivoluzione liberale”. Il testo passa ora in Senato, dove dovrà essere convertito in legge entro il 28 agosto. Ecco le principali novità.
Il decreto Salva Casa, voluto da Matteo Salvini per sanare alcune irregolarità edilizie, è stato approvato alla Camera. Passa ora in Senato, dove è però atteso un iter lampo, visto che la conversione in legge deve essere fatta tassativamente entro il prossimo 28 luglio. I voti a favore sono stati 155, 79 quelli contrari e 9 astensioni: ieri il governo aveva incassato la fiducia.
“Con il Salva Casa si semplifica il cambio di destinazione d’uso, si passa dalla parte del cittadino. Dal silenzio rigetto si passa al silenzio assenso. Se entro 30/45 giorni il pubblico non mi risponde sono titolato a fare i lavori che ho chiesto di eseguire. È una rivoluzione liberale. Portiamo a casa un decreto che a proposito di case semplifica la vita. Vuol dire mettere in circolo migliaia di immobili e far scendere i prezzi“, ha commentato il leader leghista intervenendo in mattinata a Radio Libertà.
Nel testo approvato alla Camera sono state confermate tutte le novità anticipate in questi giorni, tra cui la sanatoria estesa agli aumenti di cubatura e il via libera ai micro monolocali. “A milioni di italiani che sono ostaggio della burocrazia e non possono valorizzare i loro immobili – i loro appartamenti, i loro monolocali o le loro villette che siano, per alcuni centimetri di difformità della finestra, della mansarda, della veranda, del sottotetto, la parete in cartongesso, la seconda cameretta, il tinello – questo decreto semplificherà la vita“.
Tra i punti principali della norma c’è sicuramente la sanatoria edilizia per mettere in regola le difformità, facendo rientrare anche le variazioni essenziali rispetto al progetto iniziale: via libera, ad esempio, agli aumenti di cubatura o all’estensione della superficie di un solaio. Un altro punto che sta attirando l’attenzione in queste ore è la modifica sull’abitabilità dei mini appartamenti: sarà infatti considerato abitabile un bilocale di 28 metri quadrati e un monolocale di 20 (finora i limiti erano rispettivamente di 38 e 28 metri quadrati). Insomma, potranno essere messi a norma di legge degli spazi decisamente ristretti, che potranno essere venduti o messi in affitto come abitabili. ò.à
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