Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


Un ordine di demolizione può essere sospeso nel
momento in cui il responsabile dell’abuso presenta
un’istanza di sanatoria edilizia
e il giudice dell’esecuzione è tenuto a
valutarne attentamente l’eventuale sussistenza perché
l’Amministrazione possa poi procedere in tempi brevi e
ragionevoli all’emanazione di un nuovo provvedimento.

Ordine di demolizione: responsabilità del giudice
dell’esecuzione

Si tratta di una responsabilità fondamentale, che la
Corte di Cassazione ha evidenziato con la sentenza
n. 2267/2022
. Il caso in esame riguarda il ricorso
proposto per violazione dell’art. 31 del D.P.R. n. 380/2001
(Testo Unico Edilizia), contro l’ordinanza del
Giudice dell’esecuzione che aveva accolto parzialmente un’istanza
di revoca dell’ordine di demolizione.

In particolare, i ricorrenti avevano allegato e documentato la
presentazione di istanza di concessione in
sanatoria
relativa alla realizzazione di alcune opere
abusive e il Giudice dell’esecuzione si sarebbe limitato ad
affermarne l’irrilevanza, senza fornire delle motivazioni a
sostegno.

Sul merito, gli ermellini hanno richiamato la costante
giurisprudenza della Corte, secondo la quale l’ordine di
demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza penale
passata in giudicato può essere revocato esclusivamente se risulta
assolutamente incompatibile con atti amministrativi o
giurisdizionali
resi dalla autorità competente, e che
abbiano conferito all’immobile altra destinazione o abbiano
provveduto alla sua sanatoria.

Esso può essere sospeso solo quando sia possibile, sulla base di
elementi concreti, che venga adottato dall’autorità amministrativa
o giurisdizionale, nel giro di brevissimo tempo, un
provvedimento in contrasto insanabile con l’ordine
di demolizione.

Inoltre, la Corte ha ribadito che, in tema di reati
edilizi
, ai fini della revoca o sospensione dell’ordine di
demolizione delle opere abusive in presenza di una istanza di
condono o di sanatoria, il giudice dell’esecuzione è tenuto a una
attenta disamina dei possibili esiti e tempi di definizione
della procedura
ed in particolare:

  • ad accertare il possibile risultato dell’istanza;
  • se esistono cause ostative al suo accoglimento;
  • nel caso di insussistenza, a valutare i tempi di definizione
    del procedimento amministrativo e sospendere l’esecuzione solo in
    prospettiva di un rapido esaurimento dello stesso.

Onere di allegazione e onere probatorio

Infine, sempre in tema di reati edilizi, il soggetto che
invoca in sede esecutiva la sospensione o la revoca
dell’ordine di demolizione non ha un onere probatorio, ma solo un
onere di allegazione dei documenti a corredo
dell’istanza
. Questo perché incombe poi sull’autorità
giudiziaria il compito di procedere ai relativi accertamenti.

In questo caso il Tribunale, a fronte di specifica allegazione
dei ricorrenti, si è limitato a prendere atto dell’intervenuta
presentazione di istanza di concessione edilizia
in sanatoria e a valutarla irrilevante, senza considerare se ci
fossero i presupposti per l’emanazione di un eventuale
provvedimento di accoglimento o meno e quali fossero
i possibili esiti e tempi di definizione della procedura.

L’ordinanza è stata quindi annullata, con rinvio al Tribunale
per procedere a nuovo giudizio, previa disamina della
documentazione
fornita per valutare la sussistenza o meno
dei requisiti per la concessione edilizia in sanatoria.

 

© Riproduzione riservata

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui