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Da 15 anni John Balzarini, rampollo del «re delle pentole» Imco, azienda di caratura internazionale oggi passata in altre mani, vive a Sankt Moritz, in Svizzera. È noto alle riviste glamour, a Linkedin, al mondo della politica (nel 2008 si era candidato con l’Udc alle Politiche e l’anno dopo alle Europee) e persino allo Stato Italiano.

Processo nullo, ora la prescrizione

Il Tribunale, invece, lo ha considerato irreperibile dal 2011 fino alla fine di gennaio del 2023. Questa la data in cui i giudici hanno appreso che Balzarini è iscritto nel registro degli italiani residenti all’estero. Dal 2009.
Prima conseguenza: giovedì scorso il Tribunale ha dichiarato nullo il processo in cui Balzarini, difeso dall’avvocato Raffaella Monaldi, era accusato di bancarotta fraudolenta per il crac della «International industrial projects». Seconda conseguenza: ora il procedimento nei confronti dell’imprenditore – in passato compagno di Fiona Swarovsky, stilista svizzera erede della omonima famiglia di gioiellieri, da cui ha avuto una figlia – ricomincerà da zero. Facile prevedere l’esito finale: prescrizione, essendo i fatti più recenti contestati risalenti al 2005.

Le accuse: fallimenti pilotati per non pagare le tasse

Nel processo (fallimenti pilotati per non pagare le tasse, questa l’accusa della Procura) sono stati coinvolti altri sei imputati, tra cui il padre Antonio, fondatore dell’Imco e i fratelli Robert e Jaqueline, tutti condannati (a meno di due anni). Per capire la genesi di questo corto circuito giudiziario, bisogna tornare al 30 giugno del 2009, quando Balzarini si reca al Comune di Milano per comunicare che andrà a vivere a Sankt Moritz. Lo fa perché vuole votare per corrispondenza in occasione di elezioni e referendum. Intanto a ottobre la «International industrial projects» è dichiarata fallita e nel 2010 l’imprenditore viene indagato per bancarotta fraudolenta. L’anno seguente la Procura lo dichiara irreperibile. Il 10 novembre del 2014 il padre e i fratelli vengono rinviati a giudizio, mentre la posizione di John viene stralciata. E il suo processo viene spostato su un binario ad hoc.

Vive a Sankt Moritz

Intanto Balzarini si iscrive a Linkedin, dove tra l’altro scrive che vive a Sankt Moritz. Vota, paga le tasse e pure le cartelle esattoriali che gli vengono notificate in Svizzera. Nel 2015 la rivista Novella 2000 racconta che l’imprenditore partecipa a una cena organizzata dalla ex compagna Swarovski proprio a Sankt Moritz. Ma intanto davanti alla prima sezione collegiale si svolgono 19 udienze dedicate all’imputato fantasma: per il Tribunale Balzarini resta irreperibile. Poi il 30 gennaio viene comunicato che vive in Svizzera. A quel punto l’avvocato Monaldi osserva come l’iscrizione all’Aire risalga al giugno del 2009. «Di conseguenza non è mai stati irreperibile», sottolinea il legale in udienza. Tesi sposata dal Tribunale due giorni fa.

 

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