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Chi apre un mutuo riceve dal creditore (di solito una banca) una certa somma di denaro, che si impegna a restituire entro una certa scadenza insieme agli interessi pattuiti e maturati nel frattempo. Si tratta a tutti gli effetti di un debito, che quindi è soggetto alla normativa sulla prescrizione civile.

Il mutuo va in prescrizione quando non avviene il pagamento delle rate e il creditore non pretende l’adempimento entro il periodo stabilito dalla legge, liberando completamente il mutuatario da qualsiasi obbligo al riguardo. La prescrizione, con diversi termini e decorrenza, si applica così a tutti i crediti. Il caso specifico del mutuo, tuttavia, è solito destare non poca confusione.

Il problema è evidente, ovvero le rate previste per la restituzione, che rendono difficile capire intuitivamente da quando inizia a decorrere il tempo utile alla prescrizione e cioè fino a quando la banca può pretendere il pagamento. Bisogna necessariamente conoscere le regole. Ecco quali sono e come applicarle nel 2024.

I termini della prescrizione del mutuo

Prima di approfondire i termini di prescrizione relativi al mutuo è opportuno spiegare che la legge definisce con questo termine qualsiasi contratto in cui una parte presta all’altra del denaro (o comunque dei beni fungibili) e il ricevente si impegna a restituire quello che ha ricevuto, ossia cose della stessa specie e quantità.

Nella vita di tutti i giorni ci si riferisce come mutuo a quello prettamente concesso dalle banche per l’acquisto di un immobile, ma nel lessico giuridico sono compresi anche prestiti e finanziamenti, almeno nella maggior parte dei casi. Anche questi contratti sono per lo più erogati dalle banche, ma non si tratta di una regola ferrea.

In ogni caso, secondo la legge ai contratti di mutuo deve essere applicata la prescrizione ordinaria. Questo significa che il mutuo si prescrive in 10 anni.

Da quando decorre la prescrizione del mutuo

La legge, salvo eccezioni, impone che la prescrizione cominci a decorrere dal momento in cui è stato disatteso il pagamento. Un principio tutto sommato semplice, che però deve essere applicato correttamente.

Ci sono, infatti, due errori comuni sulla prescrizione del mutuo. Il primo è pensare che la prescrizione cominci a decorrere dalla firma del contratto, il secondo è considerare la prescrizione in modo indipendente per ogni rata. Entrambe queste convinzioni sono del tutto errate, dato che le rate corrispondono esclusivamente a una modalità di pagamento per agevolare il cliente.

Quest’ultimo non ha verso la banca tanti debiti quante sono le rate previste, bensì un debito unitario che corrisponde alla somma di tutte le mensilità dovute. Di conseguenza, la prescrizione comincia a decorrere dalla scadenza dell’ultima rata e riguarda sempre l’intera somma ricevuta in prestito.

Comprendere come la legge intenda il mutuo è di aiuto per comprendere questo principio, dato che un prestito tra privati raramente prevede una dilazione lunga, anche in via degli importi mediamente molto inferiori. Il debito, per l’appunto, è sempre unico. Proprio per questo motivo il mancato pagamento di una rata (o qualcuna in più a seconda del contratto) può legittimare la banca a chiedere l’immediata restituzione dell’intera somma.

Quando la banca non può più pretendere il pagamento

Se sono trascorsi almeno 10 anni dalla scadenza dell’ultima rata del mutuo la banca non può più pretendere il pagamento dal cliente, a patto che nel frattempo non abbia interrotto la prescrizione. Interrompono la prescrizione tutte le richieste di pagamento formali inviate dalla banca a mezzo di raccomandata a/r o pec (altrimenti il mutuatario potrebbe negarne la ricezione), gli atti giudiziari per il recupero crediti e anche le ammissioni del debitore. Tra questi ultimi rientra anche la richiesta di una proroga, che è molto comune, poiché non è necessario che si tratti di un’ammissione esplicita

Quando la prescrizione si interrompe si azzera e ricomincia a decorrere, potendo compiersi dopo 10 anni. Come ben si può immaginare accade molto raramente che il mutuo bancario vada in prescrizione, mentre ci sono più possibilità per altri tipi di prestiti.

Prescrizione mutuo 2024

Di conseguenza, nel 2024 si prescrivono i mutui che i clienti avrebbero dovuto finire di pagare nel 2014, a patto che nel frattempo non ci siano state interruzioni o che le ultime siano state appunto nel 2014. Le rate previste per quest’anno, invece, non sono da considerare, perché va tenuto conto soltanto dell’ultima.

Chi deve pagare l’ultima rata nel 2024, per esempio, non può aspettare la prescrizione prima del 2034. Si raccomanda di non considerare soltanto l’anno nei calcoli, bensì la data precisa di giorno e mese.

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