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Giugno 2024: a oltre quattro mesi dall’annuncio (vai tu a sapere il perché), il decreto che disciplina l’erogazione dei nuovi incentivi auto è finalmente operativo. Ultimati i passaggi burocratici preliminari, cioè la firma della Presidenza del Consiglio, l’approvazione della Corte dei Conti, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, datata sabato 25 maggio 2024, del Dpcm (qui il link per chi avesse la pazienza di leggerselo tutto), infine preparato l’adeguamento tecnico della piattaforma di prenotazioni, il nuovo piano incentivi per autovetture, ma anche per veicoli a due ruote e veicoli commerciali, è attivo una volta per tutte a partire da oggi lunedì 3 giugno 2024 alle ore 10.00. Ricapitoliamo tutto quello che c’è da sapere sul nuovo ecobonus auto.




Nuovi incentivi auto 2024, lavori in corso

L’erogazione degli incentivi auto in vigore sino a poco tempo fa era disciplinata dal Dpcm 6 aprile 2022, atto amministrativo che sin dalla sua prima formulazione distribuiva le risorse su tre anni solari, quindi per il 2022, il 2023 e il 2024: limitatamente agli autoveicoli, dai 615 milioni di euro nel 2022 ai 575 milioni di euro del 2023, ai 570 milioni di ero nel 2024. Il nuovo schema invece prevede, per l’intero 2024 uno stanziamento per i clienti auto privati (dei 950 milioni di euro complessivamente sul tavolo) di 793 milioni di euro: i precedenti fondi 2024, più altri 330 milioni di fondi residui 2022 e ulteriori 10 milioni di risorse avanzate dal 2023. Fondi così rimodulati (per l’acquisto di auto nuove): 

  • 0-20 g/km CO2: 240 milioni di euro, ovvero +35 milioni rispetto ai fondi inizialmente previsti:
  • 21-60 g/km CO2: 140 milioni di euro, ovvero -95 milioni rispetto ai fondi inizialmente previsti;
  • 61-135 g/km CO2: 403 milioni di euro, ovvero +283 milioni rispetto ai fondi inizialmente previsti.


CHI SALE, CHI SCENDE Balzano all’occhio sia la penalizzazione per le ibride plug-in (seconda fascia CO2), categoria evidentemente considerata meno strategica rispetto alle full electric (prima fascia), sia l’abbondanza di risorse riservate alle auto con motore termico o ibrido a basse emissioni (terza fascia). Abbondanza, tuttavia, solo apparente: come accaduto nell’ultimo spicchio di gennaio, in quel segmento i fondi vanno a ruba e bastano solo per alcune decine di migliaia di clienti. E per alcuni mesi, se non proprio settimane.


Più incentivi per le EV, meno per le PHEV

Più incentivi per le EV, meno per le PHEV

Oltre al ”montepremi”, cambia radicalmente anche la distribuzione degli sconti unitari, ora legati sia alla fascia CO2, sia anche ad altri parametri. Come l’ISEE (inferiore o superiore a 30.000 euro) e la classe di omologazione (da Euro 0 a Euro 5) dell’eventuale veicolo in permuta o rottamazione. Una tabella riepilogativa (perché il quadro è un pelo più complesso che non in passato).


VEDI ANCHE

  0-20 g/km CO2 21-60 g/km CO2 61-135 g/km CO2
Senza rottamazione 6.000 euro 4.000 euro           –
Senza rottamazione + ISEE < 30.000 euro 7.500 euro 5.000 euro           –
Rottamazione Euro 2 11.000 euro 8.000 euro 3.000 euro
Rottamazione Euro 2 + ISEE < 30.000 euro 13.750 euro 10.000 euro 3.000 euro
Rottamazione Euro 3 10.000 euro 6.000 euro 2.000 euro
Rottamazione Euro 3 + ISEE < 30.000 euro 12.500 euro 7.500 euro 2.000 euro
Rottamazione Euro 4 9.000 euro 5.500 euro 1.500 euro
Rottamazione Euro 4 + ISEE < 30.000 euro 11.250 euro 6.875 euro 1.500 euro
Rottamazione Euro 5 + ISEE < 30.000 euro 8.000 euro 5.000 euro 1.500 euro

Invariato, invece, il prezzo di listino massimo entro il quale è possibile richiedere l’ecobonus.

  • 0-20 g/km CO2: 35.000 euro IVA esclusa (42.700 euro IVA inclusa);
  • 21-60 g/km CO2: 45.000 euro IVA esclusa (54.900 euro IVA inclusa); 
  • 61-135 g/km CO2: 35.000 euro IVA esclusa (42.700 euro IVA inclusa).

Torna, come nel 2021, l’ecobonus anche sull’acquisto di auto usate. Le cifre chiave da ricordare sono le seguenti:

  • 20 milioni di euro di fondi 2024;
  • 2.000 euro l’importo dell’incentivo;
  • 25.000 euro + IVA, ovvero (30.500 euro IVA inclusa) il prezzo massimo di acquisto;
  • Euro 6 l’unica classe di emissioni per la quale è possibile richiedere l’incentivo;
  • Euro 4 la classe di emissioni massima da rottamare obbligatoriamente;
  • 12 mesi il periodo di proprietà minimo del veicolo da rottamare.



Torna l'ecobonus sull'acquisto di auto usate

Torna l’ecobonus sull’acquisto di auto usate

Rispetto a quanto illustrato a febbraio, una vera e propria novità in decreto consiste dunque nel contributo alla installazione di impianti a duplice alimentazione benzina-GPL o benzina-metano. Più in particolare, un fondo di 10 milioni di euro distribuirà un incentivo unitario di 400 euro per il montaggio di un impianto a GPL e di 800 euro per un impianto a metano, purché su esemplari con omologazione benzina Euro 4 o successiva. La misura corre incontro a coloro che non possono o non intendono permettersi la sostituzione della propria attuale auto, e che grazie all’alimentazione bi-fuel potranno continuare a circolare anche in zone, in futuro, soggette a ulteriori limitazioni. Tipo l’Area B Milano, cioè una zona interdetta anche ai benzina Euro 4 a partire dal 2028, ma aperta ad auto a GPL o metano fino al 2030.


Incentivi anche per la conversione a GPL o metano

Incentivi anche per la conversione a GPL o metano


 

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