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Ogni anno, il mondo dei contribuenti, sia liberi professionisti che imprese, si deve far largo tin mezzo a un intricato labirinto burocratico fatto di adempimenti, modulistica e scadenze fiscali. Con l’arrivo dei mesi estivi e autunnali del 2024, poi, il calendario delle scadenze fiscali si fa ancora più fitto, con una serie di appuntamenti da non trascurare. Ecco, quindi, una panoramica delle principali scadenze da tenere a mente per i prossimi mesi, fino alla fine dell’anno, in modo da non farsi cogliere impreparati.

Cosa fare mese per mese:

Aprile

All’inizio del mese, il 2 aprile, le aziende mandanti con rapporti di agenzia che appartengono alle Organizzazioni sindacali firmatarie degli Accordi economici collettivi, devono versare il Fondo Indennità di risoluzione del rapporto (Firr) maturato nel 2023. Entro la stessa data bisogna inviare il Modulo Eas, (Modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali relativo agli enti associativi) per variazioni intervenute nel 2023 all’Agenzia delle entrate. Si tratta di un documento dedicato agli enti non commerciali aventi natura associativa che deve essere inviato.

Più avanti, il 16 aprile, è il termine per il versamento dell’Iva e delle ritenute relative al mese di marzo per i contribuenti mensili, operazione da eseguire tramite il modello F24 per la presentazione telematica. Successivamente, il 26 aprile, scade il termine per la presentazione del Modulo Intra relativo alle operazioni intracomunitarie di vendita e acquisto effettuate nel mese di marzo o nel primo trimestre. Questo modulo è utilizzato per comunicare alle autorità fiscali le transazioni commerciali al fine di monitorare la corretta applicazione delle normative comunitarie in materia di Iva e commercio. A fine mese, il 29 aprile, è il momento per le aziende di versare il bollo sulle scritture contabili digitalizzate del 2023 e presentare il bilancio d’esercizio per l’anno scorso (2023).

Infine, entro il 30 aprile, si devono completare: la compilazione della Dichiarazione e liquidazione Oss per il primo trimestre, destinata alle aziende che effettuano vendite a distanza di beni e servizi digitali ai consumatori finali all’interno dell’Unione Europea. Il Modulo Iva Tr che è rivolto a chi ha accumulato un surplus di imposta detraibile e desidera richiedere il rimborso o utilizzarlo in compensazione con altri tributi. E la presentazione della dichiarazione Iva 2024 relativa al 2023, obbligatoria per tutti i contribuenti Iva e riassume tutte le operazioni fiscali effettuate durante l’anno precedente. Per quest’ultima esiste una finestra di tolleranza di 90 giorni dalla scadenza che permette di presentare la dichiarazione in ritardo senza incorrere in sanzioni.

Maggio

Per chi versa l’Iva e le ritenute mensilmente, entro il 16 maggio dovrà effettuare i pagamenti relativi all’Iva di aprile tramite il modello F24, esclusivamente online. Anche chi ha scelto la liquidazione trimestrale dell’Iva deve versare eventuali saldi a debito del primo trimestre entro il 16 maggio, insieme ai contributi fissi, stabiliti a 4.208,40 euro per gli artigiani e 4.292,42 euro per i commercianti non in regime forfettario. I contributi variabili, invece, vanno pagati il 30 giugno e il 30 novembre.

 

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