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Le 1002 imprese artigiane del comparto costruzioni della provincia di Matera attive al primo trimestre 2024 (al primo trimestre 2023  erano 1038) si preparano ad affrontare il nuovo ciclo dell’edilizia che coincide con la fase del post superbonus: dal superbonus al climabonus. L’Assemblea di Anaepa Confartigianato Edilizia è stata l’occasione per fare il punto della situazione e guardare alle prospettive. Ad aprile 2024 la produzione nelle costruzioni registra un aumento del +2,3% rispetto al mese precedente, dopo due mesi di flessione. Nel trimestre febbraio-aprile 2024 la dinamica congiunturale resta negativa, con un calo dell’1,2% rispetto al trimestre precedente. Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato i dati ritrovano riscontro tendenziale anche in provincia di Matera e più in generale in Basilicata. Tiene la fiducia delle imprese dell’edilizia – A giugno, il clima di fiducia delle imprese mostra il terzo calo consecutivo, posizionandosi sul valore più basso da novembre 2023. La fiducia peggiora in tutti i comparti indagati ad eccezione di quello delle costruzioni, nel quale migliorano sia i giudizi sull’attività di costruzione che le attese su ordini e piani di costruzione.

Il calo degli investimenti – Le più recenti previsioni macroeconomiche delineano la frenata dell’edilizia nel biennio 2024-2025, dopo la fase di espansione sostenuta dal recupero posta-pandemia sostenuto dalle detrazioni fiscali.  Le prospettive nella fase del post-superbonus. Il sostegno del PNRR –  L’analisi dell’impatto del Piano Nazione di Ripresa e Resilienza (PNRR) evidenzia che il 38% della crescita del valore aggiunto indotta dal Piano tra il 2021 e il 2026 si genera nella filiera delle costruzioni, immobiliare e attività professionali, determinano una impulso significativo alla domanda di lavoro: Banca d’Italia stima in  62 mila nuovi occupati nelle costruzioni derivanti dal PNRR, pari ad un aumento del 6,5% degli occupati pre-pandemia. Gli interventi per le case green – La lotta al cambiamento climatico passa attraverso un piano ordinato di interventi sugli edifici. In Europa il 40% dei consumi finali di energia e il 36% delle emissioni di gas a effetto serra è rappresentato dagli edifici. Gli interventi sugli edifici determinano effetti ad ampio spettro, influenzando la domanda di energia, l’efficienza energetica, le emissioni di CO2, la tutela del territorio, la rigenerazione urbana e i processi di recupero dei materiali.

Secondo la direttiva 2024/1275 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 aprile 2024 sulla prestazione energetica nell’edilizia, per gli edifici residenziali, i Paesi membri dovranno adottare misure per garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035. Entro il 2023 dovrà essere ristrutturato il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni e il 26% entro il 2033, introducendo requisiti minimi di prestazione energetica. La platea di edifici interessati dagli interventi è ampia. In relazione alla classe energetica rilevata nei passaggi di proprietà, quasi i due terzi (63,8%) degli immobili residenziali sono collocati nelle classi energetiche meno efficienti, con il 26,5% nella classe F e il 37,3% nella classe G. Per garantire la transizione green degli edifici – è l’indicazione di Confartigianato – serve un adeguato sistema di incentivi fiscali, ma l’avvio della procedura di infrazione per deficit eccessivo potrebbe mettere a rischio questo sostegno. Al contrario, solo un sistema di incentivi stabili nel tempo può dare certezze a famiglie e imprese per la pianificazione di costosi interventi sugli immobili. Rosa Gentile, dirigente nazionale e presidente Confartigianato Matera: ” Come ha indicato il Presidente di Confartigianato Imprese Marco Granelli, dobbiamo passare dall’era disordinata del superbonus a quella ordinata del ‘climabonus’“. Tenuto conto degli obiettivi ambiziosi, appare necessario un intervento dell’Unione europea basato sullo schema di NextGenerationEU per garantire l’attuazione del Green Deal. Si pensi all’ampia platea di immobili che nella nostra provincia hanno necessità di interventi per rilanciare l’associazionismo delle piccole e medie imprese artigiane del comparto. Sarà questo uno dei temi che intendiamo affrontare con il Presidente Bardi e Laura Mongiello, assessore all’ambiente e alla transizione energetica per focalizzare il ruolo delle imprese artigiane proprio nella transizione energetica”.

 

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