PADOVA – Giovani sotto i 34 anni, con un lavoro a tempo indeterminato. È questo l’identikit dei padovani che richiedono il mutuo per finanziare l’acquisto della prima casa. Lo si evince dallo studio di Kìron, gruppo Tecnocasa, che ha analizzato la situazione in Veneto. D’altro canto a Padova, sono stati individuati i mutui più alti del Veneto, subito dopo Verona. In media, secondo uno studio parallelo realizzato da Facile.it e Mutui.it, che ha confrontato le cifre richieste per i mutui, i tassi d’interesse e il numero stesso di mutui richiesti nel 2022, per comprare la loro prima casa i padovani hanno chiesto un mutuo per 138.287 euro, che è il valore più alto della regione dopo quello rilevato a Verona (148.680 euro). Tuttavia, il numero di mutui stipulati nel secondo semestre del 2022 è sceso del 5%, il calo più importante in tutta la regione, causato dal rialzo dei tassi che ha frenato gli acquisti.
L’IDENTIKIT
L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nel 2022 è 38,3 anni.
LA PRIMA CASA
Rispetto al 2021, nel 2022 i padovani hanno contratto mutui più contenuti del 4% rispetto al 2021, con ogni probabilità per effetto degli aumentati tassi d’interesse. La tendenza è confermata anche dai dati preliminari relativi al 2023, che vedono la domanda media scendere ulteriormente a 135.168 euro. Per quanto riguarda le condizioni offerte dalle banche, sono molto meno favorevoli rispetto al 2022. Tanto che, secondo le simulazioni di Facile.it, per un finanziamento medio, i tassi fissi disponibili oggi online partono da circa 3,71% (era 1,64% dodici mesi fa), con una rata mensile superiore di oltre 120 euro rispetto allo scorso anno. Se si guarda al variabile, i tassi (Taeg) disponibili online partono da 3,52% (era 0,77% a marzo 2022), con una rata iniziale da 615 euro, circa 156 euro in più rispetto a solamente dodici mesi fa. L’aumento dei tassi dei mutui ha generalmente un impatto anche sulle compravendite. Se nella prima parte dello scorso anno le compravendite di immobili residenziali in Veneto sono aumentate del 6%, infatti, a partire dalla seconda metà dell’anno, con l’inizio dell’incremento dei tassi dei mutui, gli scambi sono rallentati significativamente. Tanto è vero che, nel secondo semestre 2022, sono diminuiti del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A livello provinciale, da luglio a dicembre, i cali più rilevanti sono stati registrati a Padova (-5%) e Treviso (-4%).
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