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Per molte famiglie l’ISEE 2024 sarà da rifare, per via di alcune recenti modifiche inserite nell’ultima Legge di Bilancio. All’interno del calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente non sarà infatti più necessario includere titoli di Stato e buoni postali: un’ottima notizia per i contribuenti, i quali tuttavia si ritroveranno a dover presentare una nuova DSU.

La novità è stata introdotta dalla Legge 213 del 30 dicembre 2023 e, nel successivo mese di giugno, il Garante della Privacy ha fornito parere positivo all’esclusione di titoli di Stato e buoni postali dal calcolo ISEE. Ma in quali casi sarà necessario ripresentare la dichiarazione e seguendo quali tempistiche?

ISEE 2024: le novità

Con l’approvazione della Manovra 2024, ovvero la già citata Legge 213 del 20 dicembre 2023, sono state introdotte importanti novità per il calcolo dell’ISEE 2024. In particolare, il comma 183 dell’articolo 1 specifica che l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente non dovrà più comprendere:

  • i titoli di Stato elencati nel Testo Unico delle Disposizioni Legislative e Regolamentari in Materia di Titolo Pubblico;
  • i prodotti finanziari garantiti dallo Stato, come ad esempio i buoni postali.

La modifica dei requisiti per l’ISEE non sarà immediata, poiché sono necessari alcuni passaggi di approvazione intermedi, compreso il già espresso parere del Garante della Privacy e la pubblicazione della disposizione sulla Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, quando la misura sarà confermata, i cittadini interessati dovranno produrre una nuova dichiarazione ISEE.

Quali titoli saranno esclusi dal nuovo ISEE 2024

Innanzitutto, è utile specificare nel dettaglio quali saranno i titoli che non sarà più necessario indicare all’interno della dichiarazione ISEE. Così come prevede la Manovra, si potranno escludere:

  • BOT;
  • BTP;
  • CTZ;
  • CCT;
  • libretti di risparmio postali;
  • buoni fruttiferi postali.

Sono però previsti dei precisi vincoli per l’esclusione di questi titoli dalla propria dichiarazione: in particolare, potranno non essere inclusi solo se il loro valore complessivo non sia pari o superiore a 50.000 euro.

ISEE 2024 da rifare per assegno unico

Le novità relative a titoli di stato e buoni postali si aggiunge a quella che, ormai da diversi mesi, ha coinvolto diverse famiglie proprio sull’Indicatore della Situazione Economica ed Equivalente. Dal 2024, infatti, viene considerato nel calcolo anche l’Assegno Unico e Universale e, così, molti cittadini si sono trovati con un ISEE più alto rispetto agli anni precedenti.

Questa considerazione porta a un lecito dubbio: l’ISEE 2024 sarà da rifare anche per l’assegno unico? La risposta non è univoca: indicativamente, se i contribuenti dispongono di buoni fruttiferi postali o titoli di Stato, di certo la ricompilazione dell’ISEE potrebbe essere d’aiuto per rientrare in soglie più basse, allo scopo di ottenere migliori bonus o agevolazioni fiscali. Se, invece, non si è in possesso di questi titoli, non è teoricamente necessario procedere al ricalcolo.

Quando entra in vigore il nuovo ISEE 2024

Quando entreranno in vigore le novità sull’ISEE 2024, relative a titoli di Stato e buoni postali? Come già spiegato nei precedenti paragrafi, le misure introdotte con la Legge di Bilancio non sono ancora operative, di conseguenza i contribuenti interessati dovranno attendere prima di procedere alla ricompilazione della loro dichiarazione.

È infatti necessario aspettare l’apposito iter di approvazione, con la finale pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ormai in dirittura d’arrivo. Dopo la stessa pubblicazione in Gazzetta, l’INPS dovrebbe inoltrare una circolare con la conferma delle novità introdotte e le istruzioni operative per il ricalcolo.

L’iter delle modifiche all’ISEE 2024

Per l’entrata in vigore delle modifiche già citate sulla dichiarazione ISEE, si sono resi necessari diversi passaggi legislativi, nonché specifiche autorizzazioni.

La prima ha riguardato il parere del Garante della Privacy, in merito allo schema del DPCM di modifica sul regolamento della disciplina ISEE – necessario come conseguenza alla Manovra di dicembre – stilato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel mese di aprile. Come già evidenziato in apertura, il Garante stesso ha espresso parere positivo sulla modifica della disciplina ISEE, compresa l’esclusione di buoni e titoli di Stato per un valore complessivo fino a 50.000 euro. In particolare, l’Autorità Garante ha specificato che: “le modifiche apportate non incidono sulle garanzie assicurate in relazione ai trattamenti dei dati personali effettuati in tale ambito”.

Affinché la misura sia effettivamente operativa, servirà quindi attendere la pubblicazione dello stesso DPCM in Gazzetta Ufficiale.

ISEE 2024 e INPS: cosa fare nel frattempo

In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è intervenuto l’INPS sulla necessità di rifare l’ISEE 2024. Come specificato dal Messaggio 165/2024, finché le modifiche non saranno operative, permane l’obbligo di includere titoli di stato e buoni postali nelle dichiarazioni presentate a partire da gennaio 2024. Nel dettaglio:

  • andranno quindi indicati tutti i rapporti finanziari, come previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio 159, del dicembre 2013;
  • i titoli e i buoni da indicare sono quelli posseduti al 31 dicembre 2022 da tutti i soggetti appartenenti al nucleo familiare.

Di conseguenza, non si potrà procedere ora nel ricalcolo dell’ISEE per l’esclusione di titoli e buoni, poiché la dichiarazione non verrà ritenuta completa.

Come rifare l’ISEE 2024 e l’ISEE 2024 precompilato

Ma come si procederà alla modifica dell’ISEE 2024, non appena le novità viste nei precedenti paragrafi saranno operative? In linea di massima, il cittadino dovrà produrre una nuova DSU – ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica – ovvero il documento che contiene le informazioni anagrafiche, patrimoniali e reddituali del nucleo familiare del residente. 

La DSU è propedeutica al calcolo dell’ISEE e, per la nuova presentazione, è possibile:

  • rivolgersi al CAF, con la premessa che l’operazione non sarà gratuita. Mentre la prima compilazione dell’ISEE da parte del CAF non prevede costi, per le DSU successive – inclusa quella per l’esclusione di titoli e buoni – potrà essere richiesta una somma fino a 25 euro. Se per la prima compilazione il contribuente non si è però rivolto al CAF, la nuova DSU potrebbe essere offerta gratuitamente;
  • procedere in autonomia sul portale online INPS, dove è presente anche l’ISEE 2024 precompilato. In questo caso, bisognerà attendere le istruzioni dello stesso ente, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DCPM. In merito al documento precompilato, è probabile che venga automaticamente aggiornato escludendo titoli di Stato e buoni postali per tutti coloro che ne possiedono di valore complessivo a 50.000 euro.

Non resta quindi che attendere l’entrata in vigore delle novità previste. In ogni caso, il consiglio è quello, in caso di dubbi, di affidarsi al parere del proprio commercialista di riferimento o, ancora, dello stesso CAF.

 

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