Il 1 gennaio 2024 è ufficialmente decaduto il Bonus prima casa under 36, misura che lo Stato ha messo a disposizione dei giovani di età inferiore a 36 anni al fine di facilitare l’acquisto della loro prima abitazione.

L’agevolazione era stata introdotta tramite il Decreto Legge n. 73/2021, noto come Decreto Sostegni Bis, con una scadenza iniziale al 30 giugno 2022, poi prorogata al 31 dicembre 2023 tramite la Legge di Bilancio 2022.

Bonus prima casa under 36: in cosa consisteva

Il Bonus prima casa under 36 prevedeva un duplice incentivo a favore dei beneficiari: per le compravendite non soggette ad IVA era prevista un’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, come anche di quella ipotecaria e di quella catastale, mentre per gli acquisti soggetti ad IVA era previsto anche il riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare analogo all’IVA corrisposta al venditore, che il contribuente poteva gestire in diverse modalità.

Per usufruire dell’incentivo era necessario rientrare in una serie di requisiti, di natura anagrafica (non aver compiuto 36 anni di età nell’anno di stipula dell’atto), economica (avere un ISEE non superiore a 40.000 euro annui), e catastale (appartenenza dell’immobile e di eventuali pertinenze a determinate categorie catastali).

Confermato il Fondo Prima Casa all’80%

Il Bonus prima casa under 36 non è più disponibile, dunque, ha invece trovato conferma un’altra misura preziosa per favorire l’autonomia abitativa, quella inerente il cosiddetto Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa.

Tale fondo, conosciuto anche, più semplicemente, come Fondo Prima Casa, è stato istituito nel 2013 ed è gestito da Consap, Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici Spa, società in house partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Questo strumento supporta il cittadino desideroso di accendere un mutuo, mettendo a disposizione dell’istituto bancario con cui intende contrarre una garanzia pubblica.

Originariamente, il Fondo Prima Casa prevedeva una garanzia pari al 50% del finanziamento, soglia che è stata poi elevata all’80% per le domande presentate dal 1 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023.

La notizia positiva è il fatto che il termine del 31 dicembre 2023 è stato prorogato al 31 dicembre 2024: la Legge di Bilancio 2024, infatti, ha stanziato a beneficio del fondo ulteriori 282 milioni di euro per l’anno in corso.

Per informazioni più dettagliate circa i requisiti richiesti e le modalità di presentazione della domanda per l’adesione al Fondo Prima Casa, si rimanda al sito Internet ufficiale di Consap.

I mutui per la prima casa restano comunque più vantaggiosi

Il Bonus prima casa under 36 è stato sicuramente una risorsa molto importante per i giovani desiderosi di raggiungere un’indipendenza abitativa, sono stati tantissimi, d’altronde, a usufruirne.

Se da un lato il venir meno di questo bonus non agevola i giovani che hanno quest’obiettivo, dall’altro la conferma del Fondo Prima Casa con garanzia all’80% non è cosa da poco, considerando che oggi l’ottenimento di un mutuo da parte di un istituto bancario risulta difficile proprio perché non si riescono a fornire delle sufficienti garanzie a carattere personale.

Al di là di questo è utile sottolineare che, a livello generale, le banche prevedono molto spesso delle condizioni più vantaggiose per i mutui dedicati all’acquisto di una prima casa, senza trascurare il fatto che oggi è possibile utilizzare dei comparatori online molto efficienti che, con un semplice click, suggeriscono le soluzioni più convenienti per il proprio specifico caso.

Il comparatore Telemutuo, ad esempio, prevede una sezione di ricerca specifica per il mutuo per la prima casa.