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È finalmente pronta la versione finale del Testo unico di semplificazione normativa per i procedimenti legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Questo provvedimento riordina le procedure autorizzative per le energie rinnovabili.

Analizziamolo nel dettaglio.

Come armonizzare e semplificare la normativa 

L’obiettivo principale è semplificare e rendere più efficaci i procedimenti amministrativi e normativi per lo sviluppo e la gestione delle energie rinnovabili, promuovendo così una maggiore diffusione di queste fonti sostenibili. 

Da anni, le associazioni di settore richiedevano un intervento organico per armonizzare e semplificare la normativa sulle energie rinnovabili, eliminando la complessità accumulata nel tempo a causa delle successive misure legislative e regolatorie.

Ora, grazie al Testo Unico delle Rinnovabili (qui il pdf scaricabile della bozza) si registra un importante passo avanti, perché si accorpa e si semplificano tutte le norme che regolano l’impiego delle energie rinnovabili, identificando chiaramente gli interventi che rientrano nelle categorie di attività libera, procedura abilitativa semplificata (PAS) o Autorizzazione Unica.


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Cosa è il Testo Unico?

Il Testo Unico delle Rinnovabili definisce chiaramente i regimi amministrativi per: 

  • la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia rinnovabile e dei sistemi di accumulo; 
  • gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento e le opere di connessione. 

Il Testo Unico nasce dalla Legge Concorrenza del 5 agosto 2022, n. 118, che delegava il Governo a semplificare i procedimenti amministrativi riducendo il numero di fasi e amministrazioni coinvolte e uniformando discipline e tempi. Il decreto, composto da 13 articoli e diversi allegati (attualmente non inclusi nella bozza), enfatizza la digitalizzazione delle procedure amministrative. 

Il punto focale del provvedimento è l’individuazione di tre regimi amministrativi per la gestione degli interventi:

  • Attività libera.
  • Procedura abilitativa semplificata (PAS).
  • Autorizzazione unica.

Cosa contiene il testo unico?

Più nel dettaglio:

Titolo abilitativo Cosa cambia
Attività Libera L’installazione di impianti rinnovabili e sistemi di accumulo è considerata attività libera, quindi non richiede permessi, autorizzazioni o atti amministrativi. Il proponente non deve presentare comunicazioni, certificazioni o dichiarazioni alle amministrazioni pubbliche, a meno che l’intervento non riguardi aree protette dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. 
In tal caso, è necessaria un’autorizzazione che deve essere concessa entro 30 giorni, altrimenti si applica il silenzio assenso. 
Non è necessaria l’autorizzazione per interventi con materiali della tradizione locale o non visibili da spazi pubblici esterni e punti panoramici, anche se vi sono vincoli paesaggistici.
Procedura Abilitativa Semplificata Per installare impianti rinnovabili tramite la procedura abilitativa semplificata, è necessario usare la piattaforma SUER. Il proponente deve presentare il progetto al comune tramite questa piattaforma e un modello unico. 
Il progetto deve includere:
– Dichiarazioni sostitutive riguardanti lo stato, qualità personale e fatti rilevanti.
– Dichiarazione di disponibilità della superficie.
– Asseverazioni di tecnici che confermano la compatibilità del progetto con gli strumenti urbanistici e regolamenti edilizi, e il rispetto delle norme di sicurezza e igiene.
– Elaborati tecnici per la connessione.
– In caso di vincoli, elaborati tecnici necessari per ottenere i relativi atti di assenso.
Il Comune ha 20 giorni per negare l’intervento, con possibilità di sospendere questo termine una sola volta. Se non viene negato entro il termine, si applica la regola del silenzio-assenso.
Autorizzazione Unica Per ottenere l’autorizzazione unica per impianti rinnovabili, il proponente deve usare la piattaforma SUER per inviare la domanda alla regione, provincia delegata, o al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, a seconda del tipo di intervento. 
La domanda deve includere tutta la documentazione e i progetti richiesti per ogni tipo di autorizzazione, inclusi i pareri e le valutazioni di compatibilità ambientale. L’amministrazione competente deve organizzare una conferenza di servizi entro 5 giorni dall’avvio del procedimento, coinvolgendo tutte le amministrazioni interessate. 
Se il progetto richiede valutazioni ambientali, i 5 giorni partono dall’esito della consultazione o dalla ricezione della documentazione.  La conferenza di servizi deve concludersi entro 120 giorni, con possibili sospensioni di 60 giorni per la verifica di assoggettabilità a VIA o di 90 giorni per progetti sottoposti a VIA.
La conclusione favorevole della conferenza costituisce l’autorizzazione unica.



 

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