Può ottenere l’esdebitazione chi è ricorso al credito senza frode, dolo o colpa grave: così le nuove norme favoriscono i debitori incolpevoli.
La crisi economica non lascia respiro a milioni di famiglie italiane. La situazione è ancora più grave per chi aveva ottenuto prestiti al consumo e poi non è riuscito a rimborsare le rate, col risultato di vedersi sottoposto alle azioni esecutive instaurate da chi aveva concesso il finanziamento.
Ora però l’entrata in vigore anticipata della nuova legge sul sovraindebitamento (leggi “Debito: come sopravvivere alla banca“) sta aiutando i debitori “meritevoli”, cioè coloro che avevano ottenuto il credito senza colpa.
In questi giorni stanno arrivando le prime sentenze dei tribunali italiani che dimostrano concretamente come si può uscire dalla morsa dei
debiti senza pagarli. Infatti il risultato della procedura è l’esdebitazione, che può essere parziale o anche totale a seconda dei casi; ma per ottenerla è necessario un provvedimento del giudice, che valuterà la meritevolezza del debitore.
In una nuova sentenza [1] si sottolinea che la meritevolezza consiste innanzitutto nell’assenza di dolo o colpa grave nell’assunzione dei debiti e richiede che non vi siano stati atti di frode verso i creditori (come un tentativo di truffa nei confronti della banca o della società finanziaria per ottenere il prestito o per non rimborsarlo). Così il debitore che si è comportato correttamente sarà ammesso all’omologazione del piano che falcidia i suoi vecchi debiti in misura consistente.
Prima della riforma arrivare a questa cancellazione dei debiti era molto più difficile: bisognava escludere che il debitore avesse assunto le obbligazioni senza la ragionevole prospettiva di poterle adempiere e che non avesse fatto ricorso al credito in maniera sproporzionata alle sue capacità di rimborso. Adesso invece è ritenuto meritevole chi non si è dimostrato immeritevole dei finanziamenti concessi. Il Tribunale infatti rileva che l’effetto delle nuove norme è «un evidente restringimento della maglie di responsabilità da parte del debitore».
I giudici ricordano poi che anche il finanziatore può essere corresponsabile quando ha concesso il credito in modo eccessivo, senza verificare i requisiti e le capacità di rimborso del cliente: così facendo ha contribuito ad aggravare la situazione di sovraindebitamento è dovrà sopportarne le conseguenze processuali, come quella di non potersi opporre al decreto di omologa emesso dal Tribunale che taglia l’ammontare dei debiti da rimborsare o lo dilaziona nel tempo rendendolo sostenibile.
Anche un’altra recentissima pronuncia [2] si muove sulla stessa linea ed ha bloccato il pignoramento del quinto dello stipendio che era stato applicato a un debitore moroso ma giudicato incolpevole. Anche qui è stato decisivo l’esame della meritevolezza, che sussisteva sia nel momento della concessione del credito iniziale sia nella fase successiva, che aveva portato il consumatore a contrarre ulteriori debiti per fatti sopravvenuti e prima imprevedibili.
La nuova legge consente infatti la possibilità di ristrutturare anche i contratti di finanziamento che prevedevano la
cessione del quinto dello stipendio, del Tfr o della pensione [3]. E la valutazione del piano del consumatore che richiede l’esdebitazione va compiuta non con riferimento al credito vantato da un singolo creditore, ma su tutta la massa passiva dei debiti accumulati anche con altri soggetti, compreso il Fisco.
Per conoscere i modi e i termini con cui accedere alle procedure – che riguardano anche le piccole imprese ed i professionisti – puoi consultare l’articolo “Legge sul sovraindebitamento: cosa prevede“.
Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo.
Diventa sostenitore clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui