Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La partita è stata recentemente riaperta: ai primi di settembre, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e il ministro per i Beni Ambientali, Dario Franceschini, sono al lavoro per ridisegnare i piani paesistici. Ed è ricominciato un pesante pressing sui sindaci di Terzigno, Somma Vesuviana, San Giuseppe Vesuviano, Boscoreale, Ottaviano, Trecase, Torre del Greco, Ercolano, Massa di Somma, Boscotrecase, Cercola, Pollena Trocchia, San Sebastiano al Vesuvio, Portici, Sant’Anastasia, Torre Annunziata, San Giorgio a Cremano e Pompei, che hanno sottoscritto un’istanza. Il documento è stato presentato al presidente De Luca e al vicepresidente e titolare delle deleghe all’Ambiente e all’edilizia, Fulvio Bonavitacola. «Nella redazione del piano – chiedono i primi cittadini – oltre a perseguire gli obiettivi di tutela e conservazione dei valori paesaggistici, venga tenuto conto anche della valorizzazione socio-economica e turistica del territorio. Molte abitazioni realizzate negli anni 60-90, pur essendo state realizzate con licenza o concessione edilizia, non hanno il nulla osta della sovrintendenza». I Comuni insomma, diedero pareri favorevoli, incassarono gli oneri concessori e non tennero conto che mancavano i placet delle Sovrintendenze. Altre migliaia di case sono state poi costruite dopo il 95, quando fu costituito l’ente Parco Vesuvio con una serie di sbarramenti. Per questi casi ancora non c’è soluzione.
«È giusto trovare risposte a questioni vecchie di 30 anni – dice il presidente dell’area protetta, Agostino Casillo – purché il condono venga dato solo a chi ne ha diritto. Il rischio Vesuvio? Materia gestita dalla Protezione civile». Per Luca Capasso, sindaco di Ottaviano, sede dell’ente Parco, «la querelle va ormai risolta. La gente non può rimanere nel limbo». Portavoce dei suoi colleghi, Francesco Ranieri, primo cittadino di Terzigno: «Abbattere quelle case dopo 30 anni dal punto di vista sociale sarebbe assurdo, ma le regole vanno chiarite».
«Con i condoni del 1985 e del 1995 si sono accumulate decine di migliaia di pratiche in cui i Comuni hanno avuto un ruolo subordinato all’Ente Parco e alla sovrintendenza Paesaggistica. Per migliaia di famiglie, ciò ha significato vivere nell’incertezza del bene più caro come la casa. I riferimenti di queste persone sono i Comuni impossibilitati a dare risposte certe. Per questo chiediamo una norma transitoria che consenta di definire le istanze del 1985 e del 1995», dice Ciro Buonaiuto, sindaco di Ercolano, unico Comune che dà accesso al Parco Vesuvio. «In queste zone paesiggisticamente protette le sovrintendenze hanno un atteggiamento molto restrittivo – dice intanto il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola – Il condono comunque, è competenza dei Comuni. Siamo disponibili a mediare tra sovrintendenze e pubbliche amministrazioni locali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui