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Il Bonus Reddito Energetico è un beneficio destinato alle famiglie a basso reddito residenti in tutta Italia. Questo bonus consente ai beneficiari di installare un nuovo impianto fotovoltaico domestico, grazie al Fondo per il Reddito Energetico, che si occupa di coprire i costi del servizio direttamente al produttore.

Il nucleo familiare beneficiario può utilizzare l’energia prodotta per il proprio autoconsumo, mentre l’eccedenza viene ceduta al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) per un periodo di 20 anni. Il GSE utilizza questa energia per finanziare il Fondo, senza alcuna forma di remunerazione economica per il beneficiario. Vediamo meglio:


  • Reddito energetico, che cosa è

  • Spiegazioni reddito energetico dell’Agenzia delle entrate

Reddito energetico, che cosa è

Il Reddito Energetico 2024 è indirizzato alle famiglie a basso reddito e in situazione di disagio energetico, con lo scopo di agevolare l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia destinata all’autoconsumo. Si tratta di un nuovo tipo di beneficio promosso dal Ministero dell’Ambiente, finalizzato a contrastare la povertà energetica attraverso l’utilizzo dell’energia solare in edifici monofamiliari.

Il meccanismo dell’incentivo è regolato da un decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 novembre 2023, il quale stabilisce le modalità di accesso al Fondo Nazionale per il Reddito Energetico, dotato di 200 milioni di euro per il biennio 2024-2025. I finanziamenti destinati al Fondo saranno distribuiti tra le varie Regioni, con una particolare attenzione alle aree con maggiore necessità di interventi energetici.

L’obiettivo del Reddito Energetico è duplice: da un lato, promuovere l’energia da fonti rinnovabili al fine di ridurre le emissioni inquinanti, e dall’altro, consentire alle famiglie in difficoltà di abbattere i costi delle bollette energetiche. L’incentivo coprirà anche i costi di installazione dell’impianto fotovoltaico. Per poter accedere al bonus, sono previsti precisi requisiti Isee: il valore dell’indicatore della situazione economica equivalente non deve superare i 15.000 euro, che diventano 30.000 in caso di famiglie numerose con almeno quattro figli a carico.

È necessario inoltre che il beneficiario abbia un valido diritto reale sulle coperture, superfici, aree e pertinenze dove verrà installato l’impianto fotovoltaico, e ci si impegni a mantenerlo operativo per un determinato periodo di tempo.

I beneficiari hanno diritto all’autoconsumo dell’energia prodotta, ma non all’accumulo di quella non consumata, che dovrà essere ceduta al GSE, società partecipata interamente dal Ministero dell’Economia, il quale la venderà per alimentare il Fondo stesso e consentire ad altri beneficiari di usufruire dell’incentivo.

L’impianto fotovoltaico da installare deve rispettare alcuni requisiti, tra cui una potenza nominale compresa tra 2 e 6 kW e la destinazione a unità residenziali di nuclei familiari in condizioni di disagio economico. Il Reddito Energetico non può essere cumulato con altre agevolazioni statali, regionali o europee in materia di energia.

Spiegazione ed esempi reddito energetico

Già contemplato da diverse Regioni lo scorso anno, il Reddito Energetico è un incentivo destinato alle famiglie con un basso Isee, mirato all’installazione di impianti per la produzione di energia destinata all’autoconsumo. I beneficiari possono trattenere l’intera energia prodotta, contribuendo così alla transizione energetica e riducendo significativamente il costo delle bollette.

Per accedere all’incentivo, è necessario informarsi attraverso i siti web delle Regioni di appartenenza, soprattutto nelle Regioni del Sud, quali Sicilia, Sardegna, Calabria, Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia e Molise, che riceveranno l’80% degli stanziamenti previsti.

Il contributo massimo erogabile per ogni impianto installato può arrivare fino a 11.000 euro, a seconda delle dimensioni dell’impianto e delle necessità energetiche della famiglia. Ad esempio, il costo stimato per un impianto da 3 kW si aggira intorno ai 15.000 euro, che potrebbero essere interamente coperti dal Reddito Energetico.

Il beneficio non si limita solo all’acquisto di impianti fotovoltaici, ma include anche l’acquisto di impianti microeolici. L’Isee massimo richiesto per accedere al contributo è di 15.000 euro, che aumenta a 30.000 euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico. È importante sottolineare che il Reddito Energetico non può essere cumulato con altre forme di agevolazioni, come l’Ecobonus, e i beneficiari devono essere residenti nella Regione per cui richiedono il contributo.

La procedura per richiedere il contributo consiste nel compilare e caricare la domanda sulla piattaforma del GSE.

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