Evidentemente non sono sufficienti a consigliare prudenza nella comunicazione i problemi e le innumerevoli dichiarazioni susseguitesi in questi anni a proposito del Superbonus 110% e le incertezze che esso ancora provoca sui conti pubblici. Né è sufficiente la prospettiva incerta delle elezioni francesi, a cominciare da domenica prossima, con la speranza che non sia la prima applicazione di quei rischi politici e geopolitici ai quali ha fatto riferimento, mercoledì, il governatore Fabio Panetta in un discorso che le cronache riportano come un appello alla Bce: il richiamato – nel titolo dell’intervento, festina lente per la comunicazione della Bce – non è un ossimoro, ma richiede di far leva sulla sveltezza e sulla prudenza ben conciliabili tra di loro. Né, ancora, sono sufficienti i problemi che si stanno verificando per l’Italia nel complesso processo di formazione delle nomine ai vertici delle principali istituzioni europee.
Rischi sui conti pubblici
L’insufficienza è data dal persistere dell’aleggiare dei rischi di escussione della garanzia statale a fronte dei prestiti bancari Covid-19 che non sarebbero rimborsati per importi rilevanti. Come abbiamo scritto su queste colonne, la notizia comparsa sul primo quotidiano italiano, nell’evidenziare un tale rischio, arrivando a formulare ipotesi di larga massima di un impatto sui conti pubblici rivenienti da tali escussioni fino a 300 miliardi, ha precisato che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a motivo di ciò ora non saprebbe dove voltarsi. L’Abi con il presidente Antonio Patuelli e il vicedirettore generale Gianfranco Torriero ha subito segnalato l’infondatezza del pericolo in questione. Ha fatto seguito sulla medesima linea il presidente di Confindustria Emanuele Orsini.
Stabilità finanziaria
Su queste colonne in precedenza avevamo segnalato come la rappresentazione di quel rischio contrasti con quanto si afferma nel rapporto della Banca d’Italia sulla stabilità finanziaria, dove si può leggere che il tasso di deterioramento dei predetti prestiti si è mantenuto intorno al 2% mostrando, da ultimo, una lieve tendenza all’aumento. Comunque, secondo le informazioni fornite dal Mediocredito Centrale che gestisce il Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, a marzo di quest’anno, le escussioni sono aumentate rispetto a dicembre, ma rimangono inferiori agli andamenti osservati prima della pandemia.
Impostazione della manovra di bilancio
Allora, dove sta il rischio così drammaticamente preannunciato? Se esistesse un qualche collegamento – ma è una pura ipotesi di scuola – con l’impostazione della prossima manovra di bilancio, che magari dovrà fare ingoiare qualche pillola amara, allora non si capirebbe che il disorientamento che così si provoca e l’effetto – annuncio negativo sono superiori nettamente ai vantaggi che si possono ricavare dalla diffusione di preoccupazioni. Considerazioni uguali si dovrebbero trarre da una eventuale messa in circolazione di fake news per danneggiare l’impostazione della politica economica del governo.
Necessità di una smentita ufficiale
Le carte citate e ricitate dimostrano l’infondatezza della notizia riportata. Ma evidentemente non le si ritiene esaustive se la voce continua a circolare. Allora, anche perché menzionato nell’articolo alla base della confusione che ne sta scaturendo, non sarebbe affatto fuori luogo un breve comunicato di smentita da parte del ministro o del ministero (coerentemente con quanto riportato nel richiamato rapporto) la smentita può essere pienamente data. Comunque un chiarimento, quale che sia il contenuto, è necessario per mettere la parola fine su questa non esaltante vicenda. Il silenzio si presta a tutte le possibili interpretazioni e non certo positivamente.
Comunicazione e smentita
Del resto, dovrebbe essere un costume consolidato smentire prontamente una notizia infondata, fosse essa data dal migliore giornale del mondo, anzi proprio per questo motivo, ben conoscendo l’affidamento che in tal caso si forma e può influenzare le scelte di risparmiatori e investitori. Poiché la cautela fin qui vi è stata, è ora veramente il caso di dare seguito al festina per rimanere al predetto titolo.
(riproduzione riservata)
MF – Numero 127 pag. 18 del 28/06/2024
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